FOCUS – Se il buongiorno si vede dal mattino…
Focus Inter-Napoli
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Sette giorni. Sette giorni per dimenticare le ultime uscite e risalire la china. Sette giorni per mettere da parte pensieri negativi ed essere più forti del momento che si sta attraversando. Sette giorni per concentrarsi solo ed esclusivamente sul Napoli, una partita che, al di là della classifica, sarà di un’importanza fuori dal comune per capire (forse) la vera identità della Beneamata, per capire se l’orgoglio sarà più forte di qualsiasi infortunio. Già, gli infortuni. Nella settimana precedente il big match di domenica sera non erano contemplati problemi di questo tipo, ma si sa, le Nazionali sono queste. Problemi di questo tipo che in questo particolare momento nerazzurro pesano come macigni su una squadra che alla prima debolezza si è finora sciolta come neve al sole.
Insomma, tutto questo giro di parole per sottolineare in che maniera sia iniziata la preparazione in vista dell’incontro con i partenopei. Uno scontro già difficile per l’avversario e per la delicata situazione che si vive in casa Inter dopo la duplice batosta Cagliari-Fiorentina. Alle quali il fato ha deciso di aggiungere il fattore infortuni: prima Osvaldo, poi Kovacic, infine (facciamo gli scongiuri) D’Ambrosio. Tre giocatori assolutamente non da poco per la squadra nerazzurra: il primo, capocannoniere del campionato nerazzurro a quota 4 reti, ne avrà per almeno un mese e sarà sostituito da Palacio, che avrà l’occasione di entrare definitivamente in forma. Le alternative? I giovanissimi Bonazzoli e Puscas, talento da vendere, gol a raffica in Primavera e, per forza di cose, attesi a breve al banco di prova San Siro, prima squadra. Insomma, non esattamente la Primavera e tanta, tanta pressione in più. Il secondo, l’autentico perno della mediana nerazzurra. Dire insostituibile a vent’anni sarebbe probabilmente eccessivo, ma il numero 10 croato è senza alcun dubbio il giocatore che fa girare meglio la squadra, che non dà punti di riferimento agli avversari, che a centrocampo alza l’asticella. In poche parole, il valore aggiunto di cui l’Inter dovrà forse privarsi oppure usare con cautela. Il terzo, Danilo D’Ambrosio, tanto lavoro e poche parole. Con un Nagatomo in evidente difficoltà e Jonathan alle prese anch’egli con un fastidio fisico, il laterale campano, tra l’altro autore di 3 marcature in Europa, avrebbe sicuramente fatto coppia con Dodò sulle fasce. E invece per lui ci saranno ben 6 settimane di stop. Assolutamente fuori causa, dunque, i due italiani. Invece, resta più di una speranza per vedere Mateo in campo, chissà se dal primo minuto. Il resto? Ranocchia e Medel, anch’essi tornati non al top dagli impegni in giro per il mondo, saranno regolarmente in campo. Così come Juan Jesus, Dodò e Nagatomo, altri tre nerazzurri chiamati in causa dalle rispettive selezioni, ma effettivamente impegnati 0′. La riserva da sciogliere riguarderà i due di centrocampo da affiancare al cileno, ma si va verso il duo Hernanes-Guarin.
Insomma, l’Internazionale arriva al primo momento clou della stagione incerottata, ferita e sotto accusa. E con la statistica post-sosta da migliorare: Mazzarri all’Inter ha ottenuto 2 pareggi e 2 vittorie dopo le Nazionali; 10 vittorie, 7 pareggi e 10 sconfitte, invece, in assoluto per il mister. Un motivo in più per vincere, convincere, iniziare ad intravedere la fine del tunnel e dimostrare che le motivazioni possono essere più importanti degli infortunati.
Cosa dire, infine, del tecnico di San Vincenzo? WM è da settimane ormai il principale bersaglio delle critiche che stanno piovendo sulla Beneamata. L’unico modo per migliorare le cose sarebbe incassare questi tre punti con un gioco discreto, ma probabilmente neanche questo basterebbe per accontentare l’interista medio, pessimista e catastrofico per natura. Una gara che Mazzarri sentirà sicuramente molto, in quanto di fronte ci sarà la squadra che lo ha consacrato. Altro motivo, quindi, per spronare i suoi ragazzi a fare bene.
Sicuramente tutti avremo pensato “se il buongiorno si vede dal mattino“, ma allo stesso tempo tutti conosciamo la pazza Inter e sappiamo benissimo che per invertire la rotta una serata speciale a San Siro può essere solo l’inizio. Non importa chi giocherà, ma sarà importante vedere cosa metterà in campo per 90′ chi sarà della partita. Il cuore, la passione, la rabbia, oltre la sfortuna e i problemi fisici.
Sosteniamo i ragazzi. #amala
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Giuseppe Santangelo Follow @PeppeSantangelo