FOCUS – L’Inter e Mou hanno scelto strade diverse
Josè Mourinho e l’Inter, un matrimonio finito forse troppo presto, nel bel mezzo di un rapporto idilliaco che ancora oggi si mantiene tale, nonostante ufficialmente le parti non siano più sposate, nonostante la lontananza fisica e le rispettive esperienze. Basta una frase, tavolta anche solo una parola, per riaccendere la passione, per immaginare di nuovo un futuro insieme, lui, Mou, lo sa benissimo, ma non riesce a controllarsi, magari vorrebbe non alimentare facili illusioni da parte di quella gente che ama così tanto e da cui è amato in modo spropositato ma un sentimento così forte, spesso, è difficile da frenare e l’amore, anche a distanza e anche se non ufficiale, spesso lo si vuole urlare al mondo.
Per l’Inter società è tutto diverso, lì bisogna fare i conti con il bilancio, con un progetto nuovo a cui la società crede, un ridimensionamento obbligato dovuto al periodo storico e ad un buco di bilancio da 70 milioni. Anche per il Mourinho allenatore è tutto così profondamente diverso, chi è abituato ad essere un vincente, un numero uno sul campo come nella vita, non si accontenta di vivere stagioni nell’ombra, anche se di transito verso un futuro decisamente migliore, anche se facenti parte di un progetto a più ampio respiro, il numero uno degli allenatori non può fermarsi mai, nemmeno davanti agli impulsi di un grande amore mai sopito.
Il calcio italiano è “povero” come non mai, il palcoscenico del nostro campionato non è più appetibile come quando il portoghese fece la sua splendida comparsa per la prima volta e l’Inter non ha più le disponibilità economiche di un tempo, Mou prendeva uno stipendio dieci volte più alto dell’attuale tecnico Stramaccioni, Mou poteva permettersi di pagare 30 mln un giocatore come Quaresma, di chiedere qualsiasi cosa venendo accontentato, i soldi c’erano e potevano essere spesi anche in abbondanza.
Oggi tutto questo non è più possibile, oggi quando si parla di acquisto costoso si va sull’ordine dei 10-15 mln di euro e Mourinho troverebbe all’Inter solo alcuni giocatori di grande livello con una squadra intera da rifondare, senza i milioni che ha sempre avuto a disposizione, oggi l’Inter punta sui giovani e cerca di farli crescere per il futuro, accettando anche qualche stagione da comprimaria, ragionamento inaccettabile per “l’ingordo” Mou, uno che ha la fama, l’indole e il curriculum per poter chiedere tutto subito.
I tifosi sognano, aizzati dalle parole d’amore del portoghese, da una porta mai chiusa del tutto, dalla volontà un giorno di tornare, sognare non costa nulla e nella vita nulla è impossibile ma tutti i tasselli di questo mosaico danno un’unica risposta, Mou e l’Inter non si rincontreranno la prossima stagione, i tempi non sono maturi e l’esperienza potrebbe nuocere ad entrambi, alla casse dell’Inter che ha intrapreso la strada del rigore finanziario e al portoghese che rischia di trovarsi invischiato in una situazione che non ha mai vissuto, con alcune stagioni senza vittorie in attesa di un futuro migliore.
Tutto ciò anche se contemporanemanete magari i cuori dicono altro, l’Inter e Mou si risposerebbero subito se non ci fosse la vita là fuori a suggerire diversamente, se non ci fosse la razionalità a porre una frenata decisa a quest’impeto. I soldi, la fama e il potere sono componenti fondamentali nel mondo del calcio e per ora questi elementi gravitano in altri campionati e in altri mondi, magari ci sarà un ritorno di fiamma nella vita di Mou ma sarà verso la sponda inglese e non verso i nerazzurri, perchè l’amore da solo è bello, ma se questo si coniuga anche ai soldi e alle possibilità di vittoria è meglio.
Mou e l’Inter, una storia mai finita e che non finirà mai, perchè “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”.