26 Novembre 2011

FOCUS – Ma è davvero colpa del fair play finanziario?

La serie A 2011-2012 e l’ Inter, un matrimonio difficile che stenta a decollare. Le spiegazioni e i fattori all’origine della crisi sono tanti e disparati: si può partire dal classico appagamento dei giocatori all’ alta età media dei big, dal sempre elevato numero di infortuni alle scelte di mercato della società. Il focus di oggi si propone di puntare proprio all’ analisi di quest? ultimo aspetto per proporre una critica, serena e costruttiva, che nelle nostre intenzioni non vuole peccare nè di polemismo nè di cieco sciovinismo calcistico.

Per iniziare un discorso di tal genere non si può prescindere dall’ esigenza di conciliare due costanti, il fair play finanziario (nonchè, diciamocelo, le difficoltà finanziarie della Saras) e un necessario rinnovamento. Si tratta ora di capire se sia stato fatto tutto il possibile in questo senso o no.
Volendo scendere nel dettaglio è necessario innanzitutto partire dai giocatori che hanno fatto le valigie. Apriamo con la nota dolente, Samuel Eto?o: il camerunense, attirato più dal principesco stipendio che dal progetto societario,vola all’Anzhi in Daghestan in cambio di 25 milioni di euro. Sneijder, a lungo sul piede di partenza per incompatibilità con le idee tattiche di Gasperini, rimane alla Pinetina, Materazzi e Rivas risolvono il loro rapporto con l’ Inter, Suazo e Obinna sono liberi di accordarsi con altre società in virtù della scadenza dei rispettivi contratti, Kharja non viene riscattato. C’è spazio anche per alcuni prestiti: sono i casi di Pandev, Alibec e Natalino, oltre a Mariga, quest?ultimo  spedito alla Real Sociedad con diritto di riscatto a favore degli spagnoli (circa 6 milioni). Santon è bocciato da Gasperini e vola in Premier al Newcastle. In totale il ricavo si aggira intorno ai 31 milioni. In cambio arrivano Alvarez dal Velez (12 milioni secondo la stampa, molti di meno secondo l’esperto di mercato Gianluca Di Marzio che lamenta una campagna denigratoria nei confronti del giocatore), Zarate – in prestito dalla Lazio per 2,7 milioni – l’uruguaiano Forlan dall’Atletico Madrid e l’esterno Jonathan (5 milioni a testa), Castaignos (3 milioni) e le giovani promesse Tassi e Alborno. Completano il quadro il ritorno di Viviano (4,2 milioni la spesa) e il prelievo in prestito dalla Sampdoria di Poli (1 milione, diritto di riscatto fissato a 6). Se fossero riscattati Zarate e Poli ci troveremmo di fronte a una campagna acquisti di almeno 50 milioni, non proprio briciole.
Ovviamente la nostra speranza è che tutti i giocatori ribaltino il loro difficile inizio di campionato e comincino a inanellare ottime prestazioni ma forse, guardandosi in giro, si sarebbe potuto optare per qualcosa di diverso.
La questione legata ai portieri nerazzurri già è stata da noi trattata la scorsa settimana : volendo riassumerla si potrebbe anche essere soddisfatti della situazione attuale ma occorre presto un summit societario per decidere a chi affidare il futuro, se all’affermato Viviano o al baby fenomeno Bardi.
In difesa numericamente non si è messi male ma forse qualche correttivo non sarebbe dispiaciuto ai tifosi, soprattutto sulle fasce. Jonathan è assolutamente impalpabile, Maicon soggetto a infortuni, Chivu ripropone ogni anno i suoi limiti sia da centrale che da terzino, Nagatomo ha peggiorato il suo rendimento rispetto allo scorso anno. E? auspicabile un maggior impiego di Faraoni e anche il terzino sinistro Biraghi non sarebbe stato di sicuro un peso (ricordate il gol al Manchester City?).
A centrocampo Poli continua a essere un punto interrogativo: il ragazzo ha qualità e quantità ma finora non ha mai giocato per colpa di un infortunio. Il suo riscatto, come detto, è di 6 milioni. Il nome caldo è quello di Kucka: l’Inter ne possiede metà ma anche col sacrificio di Viviano ci sarà di sicuro da spendere ancora altri 6-7 milioni. Andando a guardare in casa altrui Boateng al Milan è costato solo 8 milioni, alla Roma Pjanic 10. Oppure si sarebbe potuto optare per un acquisto oneroso ma capace di garantire un roseo futuro: Inler è stato prelevato dal Napoli per poco più di 16 milioni.
Concludiamo con l’attacco: l’innesto di Forlan a quelle cifre resta una scelta abbastanza sensata ma comunque non sufficiente se si pensa ad esempio che la Lazio ha acquistato Klose a parametro zero.
I nomi caldi per il futuro sono tanti e altisonanti: Isla (minimo 15 milioni), Reus, Cahill( 7-10 milioni), Vargas (almeno 10 milioni), Tevez (difficile averlo in prestito quindi si prospetta un bel salasso). Insomma tutti giocatori dal costo abbastanza elevato. Forse ci si poteva pensare un po’ prima…