FOCUS – I primi passi di E.T. in Italia
Di Francesco Filippetto.
Con l’importante acquisto di Vidic, Erick Thohir da nuovo Presidente dell’Inter sta gettando le basi per la prossima stagione cercando di rilanciare una squadra che per il terzo anno consecutivo è fuori dai posti che contano in campionato e, in aggiunta, nella stagione attuale ha guardato l’Europa solo in tv.
E.T. è arrivato proprio come un extraterrestre nel sistema calcio italiano, inaspettato e con le perplessità del caso. Da subito si è dichiarato grande tifoso interista e uomo del business, senza denotare imbarazzi o timori reverenziali, si è da subito messo all’opera sembrando tutt?altro che disorientato.
Così dopo aver inciampato nella sua prima vera trattativa di mercato, lo scambio Guarin-Vucinic con la Juventus, ha voluto quindi bloccarla personalmente mettendoci la faccia, acquistando così molti consensi da parte del popolo nerazzurro. Tralasciata l’idea di scambiare giocatori, ha quindi messo mano al portafoglio con l’acquisto dell’esterno D?Ambrosio e quindi con il fragoroso arrivo a fine mercato invernale di Hernanes dalla Lazio. Ora altro botto di mercato con l’ingaggio di Nemanja Vidic, forte difensore e attuale capitano del Manchester United. Acquisto di alto profilo a parametro zero, sottratto ad una vasta concorrenza di squadre che lascia intravedere la nuova direzione presa dalla dirigenza nerazzurra.
In mezzo a queste spese il tycoon indonesiano è inoltre riuscito a piazzare un colpo che il tifo nerazzurro aspettava da tanto tempo, ossia l’allontanamento di Marco Branca. Indicato dai supporter interisti come vero e proprio colpevole di queste grigie stagioni, l’ex punta nerazzurra è uscito in punta di piedi dai vertici societari lasciando libero un ruolo molto importante come quello di Direttore Tecnico, che potrebbe essere occupato a breve da un ex ben voluto da tutti come Lele Oriali.
Tra un viaggio e l’altro inoltre il nuovo Presidente è pure riuscito a cambiare un socio della cordata che aveva rilevato la maggioranza da Moratti. Rosan Roeslani ha infatti ceduto le proprie quote a Thohir, dopo essere incappato in qualche guaio finanziario. Cosi Erick ha spento subito le polemiche, eliminando perplessità e ombre funeste sull’operazione di acquisto della società milanese.
Thohir ha capito subito che per rilanciare l’Inter in campo e fuori, bisogna costruire una squadra di successo e quindi spendere. Comprare per accorciare il gap in Italia e in Europa da quelle squadre che oggi rappresentano per capitale tecnico e societario il top come: Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, ecc.
Rilanciare la squadra non vuol dire solo rinforzare la rosa, ma anche rendere il brand Inter appetibile e competitivo nei mercati mondiali. Mercati come quello asiatico dove il tycoon è forte e conosciuto. Non sembra un caso infatti l’acquisto di Vidic, capitano del Manchester campione d?Inghilterra e i numerosi rumor su altri talenti della Premier come: Evra, Sagna, Obi Mikel, Nani e Dzeko. Proprio la Premier League è infatti il campionato di calcio più seguito in Asia.
Giocatori quindi importanti per qualità ed esperienza che andrebbero di sicuro a rinforzare la rosa nerazzurra, ma che in aggiunta riporterebbero interesse, visibilità ed appeal alla società di Milano.
Insomma E.T. sta muovendo i suoi primi passi nel pianeta del calcio italiano ed a quanto pare lo sta facendo con sicurezza e autorità. Ci voleva questa concretezza per spazzare via le critiche dei maligni che ipotizzavano l’incompetenza di questo signore che nel frattempo sta portando nella penisola una nuovo concetto di società e un nuovo modo di pensare al business.