FOCUS – Una nuova speranza
di Michele Femminella.
Nei periodi o nelle stagioni di magra, ci si aggrappa un po’ a tutto ciò che di buono accade pur di sentire nel profondo dell’anima una sensazione di ritrovato e piacevole ottimismo, pur di afferrare per i capelli una minima speranza che possa dare un briciolo di senso all’immediato futuro.
Questo è l’estenuante lavoro cui i tifosi nerazzurri sono sottoposti da qualche annata a questa parte, in attesa di tempi migliori, in attesa che l’Inter torni ad affacciarsi ai livelli calcistici che le competono. E all’indomani della vittoria contro la Fiorentina, quella piccola speranza, quel briciolo di ottimismo tornano a riaffiorare tra il popolo interista.
Due vittorie di fila dopo una striscia che pareva quasi infinita di delusioni non segnano certo una cesura definitiva col recentissimo passato, né tanto meno una prova inconfutabile che la squadra di Mazzarri sia diventata un?armata invincibile; eppure qualche segnale, soprattutto in chiave futura pare essere stato lanciato.
Innanzitutto occorre spezzare una lancia proprio in favore del tecnico livornese, che nell’ardua opera di dare un?identità alla sua squadra sta a sprazzi raccogliendo i frutti del suo lavoro che, in termini di punti, sarebbero potuti essere oggettivamente di più se qualche buona prestazione della squadra non si fosse arenata in sterili pareggi da amaro in bocca. Probabilmente l’unica vera e lampante pecca di Mazzarri è quella ben nota di non voler schiodarsi dal proprio credo tattico, nemmeno quando le cose vanno male e una sferzata di cambiamento, anche solo per una questione psicologica, andrebbe data alla ciurma.
Altro punto da analizzare, è quello relativo agli uomini che settimanalmente scendono in campo: si può ben dire di fare la scoperta dell’acqua calda sostenendo che la qualità dei titolari può risultare decisiva per l’esito di un match. Tale apparente banalità può però condizionare e pesantemente il giudizio su altri fattori, e qui torna in ballo Mazzarri: da quando il tecnico livornese ha potuto contare a centrocampo su gente come Guarin ed Hernanes (al netto dei loro ?tempi morti?), più Milito ed Icardi in attacco, ecco arrivate di nuovo le vittorie e le prestazioni convincenti e il toscano, da incompetente senza appello è tornato ad essere un tecnico valido ed apprezzabile.
Con gli uomini giusti pure il 3-5-2 mazzarriano pare poter dare le sue buone soddisfazioni, e questo, assieme ad uno sperato finale di stagione positivo, possono rappresentare per il tecnico livornese il lasciapassare per la panchina nerazzurra anche in vista della prossima stagione, sensazione quest?ultima avvalorata (per quanto nel calcio possa contare) anche dalle parole del Boss Tohir, che ha individuato proprio in WM uno dei migliori tecnici italiani e che nel voler fare uno sforzo economico per portare a Milano un giocatore del calibro e dal costo di Hernanes, ha probabilmente lasciato intendere che pure a suo giudizio i problemi dell’Inter risiedono più nell’organico che nella guida tecnica della squadra.
Insomma, al di là delle scontate critiche, Mazzarri può ancora ed ampiamente dimostrare di meritare un?altra chance per il prossimo anno, così come i nuovi innesti e le vecchie conoscenze ?ritrovate? dimostrano che un?ossatura di squadra accettabile l’Inter in casa ce l’ha già. La speranza del popolo nerazzurro per ora si ferma qui, toccherà alla dirigenza, durante la prossima estate, provare a plasmarla a mo? di realtà.