Retroscena Football Leaks, i piani delle big europee per fare la Superlega: l’Inter poteva entrare dalla finestra
Incontri, valutazioni, retroscena: dal 2016 i grandi club al lavoro per la Superlega europeaUn discorso in cantiere dal 2016, sinora mai mandato in porto, anche se le ceneri – a intermittenza – continuano ad essere agitate e a tornare ardenti. Le carte di Football Leaks tornano a sconquassare il pianeta calcio e rivelano come, dal 2016, alcuni tra i più grandi club europei abbiano portato avanti contatti e valutazioni per la nascita di una Superlega, una competizione elitaria, insomma, del calcio continentale, cui sarebbero chiamate a partecipare solo poche squadre elette, senza retrocessioni, con una lega a se stante e che prenderebbe il posto dell’UEFA. Tanto, quasi tutto, era stato definito, ed era stato presentato alla UEFA sotto forma di quello che si direbbe un aut aut. O approvate la riforma della Champions League (quella entrata in vigore, appunto, da questa stagione, con maggiori introiti alle maggiori società, dopo che il segretario Theodore Theodoridis ha ceduto alle condizioni poste dai sodalizi interessati) oppure noi (i grandi club, cioè) traslochiamo: lasciamo la competizione e ce ne andiamo a creare una per i fatti nostri, già praticamente impacchettata.
Il colpo di frusta alla diffusione di tali notizie lo ha dato Der Spiegel, che ha pubblicato delle carte poi riprese da l’Espresso, col settimanale italiano che ha aggiunto ulteriori dettagli. La data chiave è il 31 marzo 2016, quando diversi club si incontrarono a Zurigo per cercare di intavolare il progetto, concluso poi con una deriva, ma fino ad un certo punto: anche se, come detto, sino a questo momento dell’idea della Superlega non se n’è fatto nulla, ci sono anche documenti recenti a riguardo. Per esempio una missiva datata 22 ottobre 2018, ricevuta da Florentino Perez (presidente del Real Madrid, che secondo i progetti iniziali dovrebbe andare a detenere il 18% di una grande società deputata ad organizzare il maxi torneo europeo) e spedita da Key Capital Partners, società di consulenze, dove si descrive, appunto, la sopra citata possibile società.
Insieme al Real Madrid, a comporre il pacchetto azionario di questa newco del pallone europeo sarebbero dovute entrare Juventus, Milan, Paris Saint-Germain, Bayern Monaco, Barcellona, Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City e Manchester United. Non solo: nei documenti sopra menzionati si facevano anche i nomi – quali possibili ingressi, ma non certi – anche di Atletico Madrid, Marsiglia, Borussia Dortmund e due italiane. Una delle quali è la Roma, mentre l’altra – attenzione – è l’Inter. Che, quindi, avrebbe potuto – se solo fosse stata fatta – entrare in un’ipotetica Superlega, in un’ipotetica élite del calcio continentale. Non dalla porta principale, certo, diciamo dalla finestra. E chissà, forse a qualcuno non sarebbe dispiaciuto nemmeno così. Resta il fatto che i grandi palcoscenici, i nerazzurri, hanno ripreso a calcarli ugualmente, dopo secoli bui di brancolamento nel buio.
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