Forlan: “Sogno la Champions. Su Milito e Ranieri…”
Diego Forlan si racconta al Corriere dello Sport a pochi giorni dalla sfida col Napoli. Milano sembra essere già casa sua: ?Mi trovo molto bene. I miei amici Cambiasso e Milito mi hanno facilitato l’ambientamento con i nuovi compagni. Poi Zanetti e Samuel mi stanno aiutando molto. Io ed Esteban giocavamo nell’Independiente, insieme a Gabriel Milito. Grazie a lui ho conosciuto Diego che giocava nel Racing. Che derby ad Avellaneda?. Sulla Champions League: “In carriera mi sono tolto tante soddisfazioni. Mi manca solo la Champions che spero di centrare con l’Inter, mi spiace molto non poterla giocare. Me lo hanno fatto sapere quando ero a cena con Cambiasso e pensavamo a quanto sarebbe bello vincerla insieme?. Sulla Serie A non ha dubbi: ?Juventus, Napoli, Milan e Inter sono le più forti, senza nessun ordine. La Serie A è un campionato equilibrato, non come la Liga dove vincono solo Real Madrid e Barcellona“. Il ruolo preferito: ?Mi sono sempre sentito un attaccante, anche se di movimento. Col tempo ho imparato a giocare anche da seconda punta e da trequartista?. Un pensiero su Claudio Ranieri: ?Ho giocato diverse volte contro di lui. Devo dire che è un grande tecnico. Con il Manchester segnai un gol importante per la vittoria della Premier (Manchester United-Chelsea 18 gennaio 2003), su assist di Veron. Poi in Spagna, nel 2004, segnai al suo Valencia col Villarreal?. Il calcio nel dna della sua famiglia: ?Mio nonno ha anche allenato la Nazionale. Papà ha giocato a buoni livelli, mio fratello giocava da difensore sia in patria che in America. Io continuo la tradizione. Volevo essere portiere, da piccolo guardai i Mondiali del 1986 e vidi i portieri di Belgio e Germania, Pfaff e Schumacher, con la maglia gialla. Iniziai in porta, proprio con una maglia gialla regalatami poi papà mi mise in attacco?. Ha preso in mano l’eredità di Eto?o, non solo il numero di maglia: ?Ringrazio i tifosi che pensano questo di me. E? un motivo d?orgoglio. A Manchester sostituivo Cole e a Madrid Torres. Penso a far bene, indipendentemente da chi sostituisco? Francesco Littera