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Frattesi: “Gioco più con l’Italia? Inzaghi mi ha gestito bene”

Intervenuto in conferenza stampa da Casa Azzurri, Davide Frattesi ha parlato della sua esperienza con la maglia dell’Italia, del modo in cui lo utilizza Spalletti e del suo impiego con la maglia dell’Inter. Queste le sue parole:

RICHIAMI – “Spalletti mi richiama spesso? Va bene, vuol dire che il mister crede in me. Poi da fuori la gara si vede meglio, a volte non ci rendiamo conto della posizione migliore da prendere e lui cerca di darti una mano e dei consigli”.

THURAM – “Che una persona si esprima credo che sia giusto, ognuno deve portare avanti i propri ideali, poi non ho seguito troppo la vicenda. Mi sono concentrato sulla partita, ma è giusto però che ognuno dica la sua”.

SPAGNA – “Credo che con la Spagna ci sarà più spazio rispetto all’Albania, ma anche più da difendere. Sicuramente avremo meno possesso, perché è il loro punto forte. Ci sarà da essere più attenti in fase difensiva. Dobbiamo essere bravi a sfruttare le occasioni che ci capiteranno. “Soprattutto in questo momento, senza far troppi giri di parole, credo che la Spagna sia avanti rispetto a noi. Noi dobbiamo saper soffrire, saper lottare, questo è fondamentale. Se la mettiamo nei duelli uno contro uno la partita è difficile, molto difficile“.

INTER – “Non è mai facile calarsi in una squadra che arriva da una finale di Champions, la gestione di Inzaghi è stata quella giusta. Con Spalletti ho vissuto l’inizio del suo ciclo e abbiamo avuto tempo per imparare i meccanismi. Gioco di più con l’Italia? Vuol dire che dovrà mettere la maglia dell’Italia sotto quella dell’Inter. Scherzo. Secondo me è stata una gestione giusta, poi uno cerca di giocare il più possibile e quando vieni chiamato in causa devi sempre dare il massimo”.

BLOCCO INTER – “Sicuramente il fatto di esser stati insieme un anno aiuta, tante volte non c’è nemmeno bisogno di parlarsi per capire le cose. Così come le combinazioni con Scamacca, sappiamo già ciò che dobbiamo fare. Quello che abbiamo fatto all’Inter un po’ ce lo portiamo qui”.

YAMAL – “Yamal non lo scopriamo adesso ed è un giocatore destinato a diventare un grande del calcio Mondiale”.

CONDIZIONE – “Più riposato perché ho giocato meno? Più o meno. La cosa stancante di un anno così sono i viaggi. Uno più è in campo e più è in condizione, si è stanchi solo a livello mentale perché si entra in forma bene quando si giocano le partite”.

DIFFERENZA ITALIA-INTER – “Credo cambi più in fase difensiva. Gioco un po’ più basso quando dobbiamo difendere. Poi il ruolo è lo stesso, da mezz’ala offensiva mi alzo. Qui con l’Italia non abbiamo i due attaccanti, però abbiamo due esterni che possono portare via l’uomo”.

MODELLI – Chi sono i miei modelli? Simone Perrotta, ma anche Claudio Marchisio: questi sono i due modelli che guardo anche per capire le posizione da tenere in campo. Per quanto riguarda la Spagna, credo che Rodri sia il centrocampista più forte del mondo”.

Enrico Traini

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