22 Maggio 2014

FOCUS – L’Inter è al di sopra di tutto

di Nunzio Corrasco.

Futuro Inter: il prossimo sarà un autentico “anno zero”

Oggi non è un giorno come tanti altri, è un giorno speciale per tutti gli interisti: il 22 maggio del 2010 i tifosi nerazzurri hanno vissuto un sogno, una serata indimenticabile che ha sancito il ritorno della Beneamata sul tetto d’Europa. Sono trascorsi 4 anni dalla notte di Madrid, dalla doppietta di Diego Milito, da quella vittoria che ci ha permesso di realizzare il Triplete, impresa mai riuscita a nessun altro club italiano.

Oggi di quell’Inter non resta più nulla, con gli addii di Zanetti, Samuel, Cambiasso e Milito (ai quali va aggiunto anche quello di Mariga) all’interno del prato verde non ci sarà più nessuno che abbia vissuto quella fantastica notte.
Dopo anni nei quali il cosiddetto “anno zero” era stato più volte sventolato e annunciato, senza però realizzarsi in concreto, questa volta ai proclami sono seguiti i fatti. L’Inter di Thohir è pronta a voltare pagina, o meglio a scrivere un nuovo libro, chiudendo in una metaforica biblioteca nerazzurra un romanzo prezioso, unico, con pagine di storia forse irripetibile, come è stato quello scritto dalla seconda grande Inter, quella che ha vissuto un ciclo straordinario iniziato con la vittoria della Coppa Italia del 2005 e conclusosi con un’altra Coppa Italia nel 2011.

Nella vita come nello sport, tutto ha un inizio ed una fine ed il privilegio dei tifosi nerazzurri è stato quello di poter ammirare le gesta di questi campioni; campioni in campo e nella vita, esempi di un calcio vero fatto ancora di valori, dove i sentimenti non sono un dettaglio, ma il pezzo più importante del puzzle. Zanetti, Samuel, Cambiasso e Milito sono e resteranno per sempre interisti, come sempre viva nel cuore di ogni tifoso nerazzurro resterà la stima, l’affetto e la riconoscenza verso questi campioni.
La Beneamata deve ripartire, deve individuare nuovi leader ai quali affidare le chiavi dello spogliatoio, deve aprire un nuovo ciclo, il prima possibile vincente.
Ogni tifoso nerazzurro è dispiaciuto per la partenza di questi campioni (Zanetti si è ritirato e resterà  comunque in società), ma l’imperativo categorico deve essere quello di ripartire; l’Inter viene prima di tutto ed ogni scelta deve essere fatta per il bene della squadra.

In casa Inter in questi giorni si continua a discutere animatamente del futuro di Mazzarri. Il tecnico toscano pare ormai essere stato confermato per la prossima stagione, ma tra i tifosi  è aperto ed acceso il dibattito tra cosiddetti “Mazzarriani” ed “Antimazzarriani“.
Ormai, in ogni bar, in ogni social network, in ogni posto dove siano riuniti tifosi interisti, è impossibile non sentire dei giudizi sull’operato dell’ex allenatore del Napoli; la questione è ormai diventata stucchevole.
Se è vero infatti che ogni tifoso ha il sacrosanto diritto di criticare, di avere più o meno stima nei confronti di un allenatore, di esprimere giudizi sul suo operato, è altrettanto vero che ciò che sta accadendo all’interno del tifo nerazzurro è davvero esagerato. Per sgombrare il campo dagli equivoci c’è da sottolineare come chi scrive non è un grande estimatore di Mazzarri e con ogni probabilità non lo avrebbe confermato sulla panchina nerazzurra; detto questo, la scelta della società è stata evidentemente un’altra e se si ha a cuore il futuro dell’Inter è bene che si remi tutti dalla stessa parte. Continuare questa “crociata” contro il Mister non serve a nulla, se non a delegittimare il tecnico e a generare attorno a lui un clima complicato, creando ulteriori problematiche al Mister e alla società, in un contesto già ricco di difficili rebus da risolvere.

In questi giorni il Presidente Thohir è impegnato ad ottenere dalle banche un finanziamento di 230-250 milioni, si tratta di un un nodo cruciale per il futuro dell’Inter, una questione molto più importante di quella relativa all’allenatore di turno o al singolo calciatore.
Dalla concessione del finanziamento e dalle condizioni alle quali lo stesso verrà concesso dipenderà il futuro nerazzurro, dipenderà il tornare o meno ad essere competitivi.
Per questo motivo, in un momento storico così difficile, in una fase di ricostruzione così importante, è fondamentale rimanere uniti. Mazzarri sarà l’allenatore dell’Inter nella prossima stagione, si cerchi di azzerare i giudizi sul suo operato e si riparta da zero, sperando che la società regali al Mister toscano una rosa adeguata a centrare gli obiettivi, e che lo stesso Mazzarri dimostri di venir meno a certi integralismi tattici che lo hanno contraddistinto nel corso della stagione. Ripartiamo da zero, ma facciamolo tutti insieme… L’Inter viene al di sopra di tutto.