Gabigol: “Al Santos mi sento bene e felice. All’Inter ho sbagliato quando…”
Le prime parole del giocatore con la maglia del club brasilianoGabigol è tornato al Santos, la squadra che lo ha lanciato, dopo un anno e mezzo in Europa.
Oggi c’è stata la presentazione dell’ormai ex attaccante nerazzurro: “E’ un piacere. Voglio ringraziare il Presidente. Tutte queste parole sono vere. Qui è un posto dove mi sento bene, dove sono felice. Sono molto felice e spero che sia l’inizio di un nuovo cammino. Il mio passaggio in Europa non è stato come mi aspettavo, ma non ho avuto molte opportunità. Ogni giocatore vuole giocare. Il mio adattamento è stato molto buono. Cerco sempre di dare il massimo. Ho esagerato qualche volta, so di aver sbagliato ma ora è diverso. Parlare del Santos è molto facile per me. Questo accordo ha tutto per avere successo ancora una volta”.
Queste tutte le parole del giocatore raccolte da Globoesporte:
OPPORTUNITA‘ – “Sono molto giovane, ho la felicità di giocare a calcio e ho bisogno di fare questo. Ho deciso che era tempo di tornare anche per il Mondiale”.
STIPENDIO – “Non mi piace parlarne, sono qui per una scelta di cuore”.
ERRORI ALL’INTER – “Ho sbagliato quando, dalla panchina, ho lasciato la squadra quando ero all’Inter. Mi sono scusato il giorno dopo. La più grande virtù dell’uomo è chiedere scusa e imparare dagli errori”.
FORMA – “Mi sono preso cura di me stesso, ho fatto test fisici e mi sto tenendo allenato. Sto recuperando bene. Mi sento bene fisicamente. Penso sia troppo presto dire che sono pronto ma se il mister ha bisogno di me, sono disponibile”.
NAZIONALE – “C’è ancora molto da vedere. E’ un traguardo della mia carriera. Spero di aiutare il Santos, la Nazionale sarebbe la conseguenza. Io sono un santista nel cuore, avrò sempre questa maglia con me”.
BRASILE – “Sinceramente non mi aspettavo di tornare, ma spero di aiutare ancora il Santos, di giocare la Libertadores che è una competizione che non ho mai giocato”.
FUTURO AL SANTOS – “Se dipendesse da me, vestirei questa maglietta per sempre”.
PRESSIONE – “Ce l’ho sempre avuta, anche quando ero piccolo. So quali sono le mie responsabilità, ma non voglio pensare a me stesso. Abbiamo una buona squadra”.
CONTATTI CON IL PRESIDENTE – “Fu una cosa vera, vero presidente? Se non avessi pagato non sarei potuto tornare, giusto?. Se al lavoro non ti pagano, vai ancora a lavorare?”.
SQUADRA – “Abbiamo grandi giocatori e grandi pilastri, come Alison, David Barrie e Victor Fernandez. Speriamo di lavorare duro per ottenere grandi risultati in Copa Libertadores”.
SANTOS – “Sono tornato qui perché sono santista. Jair (Ventura, l’allenatore, ndr) ha avuto un’influenza sulla scelta. Ho seguito il suo lavoro al Botafogo. Ho parlato con lui e con altri giocatori, che lo hanno elogiato. Voglio imparare tanto da lui”.
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