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L’eroe che non ti aspetti: ora Gagliardini è una risorsa preziosa

Roberto Gagliardini non è sicuramente un funambolo che conquista il cuore dei tifosi a suon di giocate di classe. È un onesto manovale del pallone, un gregario prezioso che però troppo speso è stato preso di mira e additato, anche quando senza colpe. Sotto la guida di Inzaghi però il centrocampista può prendersi qualche rivincita.

Roberto Gagliardini (Getty Images)

A pesare su Gagliardini sono probabilmente i primissimi mesi all’Inter, in cui, forse per l’entusiasmo iniziale o, più probabilmente, per lo scarso valore di chi giocava al suo fianco, giganteggiò, over performando in maniera clamorosa. Quando poi però l’Inter è tornata con i piedi per terra, anche il suo rendimento subì un contraccolpo evidente, evidenziando i suoi limiti tecnici. Ha perso il posto da titolare, rischiando di finire ai margini del progetto. L’ex Atalanta non è un regista, ma non è nemmeno un centrocampista come Milinkovic-Savic. Certo, è forte fisicamente e prestante, ma il tocco di palla è nettamente inferiore e le sue lacune lo hanno fatto arretrare nelle gerarchie. Questo però non implica che non possa essere utile ad una squadra come l’Inter, anzi.

Inzaghi ha colto subito i meriti di Gagliardini, che infatti ha una dote che in pochi hanno nel calcio moderno: la lealtà, la fedeltà. Roberto è molto attaccato ai colori nerazzurri e, nel bene e nel male, quando viene chiamato in causa dà tutto per la maglia. Vederne solo i difetti senza evidenziarne i pregi è sbagliato, un sinonimo di scarsa obbiettività. Fisicamente è imponente e regge l’urto con tutti, come ha dimostrato ieri contenendo alla grandissima un fenomeno come Milinkovic-Savic, e anche in zona goal può essere una risorsa preziosa: negli ultimi anni, pur non essendo titolare, ha timbrato il cartellino diverse volte, anche più di blasonati colleghi titolari.

Roberto Gagliardini (@Getty Images)

La sua dote più importante però è l’intelligenza: con il tempo si è sgrezzato, ha capito i propri limiti ed è diventato un perfetto scudiero, un baluardo perfetto per spalleggiare i compagni più talentuosi e fragili. Una alternativa importante, che Inzaghi tiene sempre in caldo per ogni evenienza, sia a gara in corso che dal primo minuto. La partita con la Lazio è stata la rivincita del Gaglia, spesso additato come qualcuno impiegabile solo contro le piccole o le neo promosse.

Apprezzato da tecnico e compagni, Gagliardini è l’anima nerazzurra, e chi continua ad attaccarlo senza motivo se ne faccia una ragione: il presente ed il futuro dell’Inter passano anche da lui.

Pietro Magnani

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