Galante: “Inter, gap accorciato ma la Juve resta la più forte. Eriksen? Dategli tempo e vi ricrederete”
L'ex difensore difende a spada tratta i nerazzurri, protagonisti comunque di una buona stagione, e il fantasista danese, ancora in fase di rodaggioFabio Galante, ex difensore nerazzurro, ha parlato ai microfoni di TuttoMercatoWeb della situazione nerazzurra, alla luce anche della fresca sconfitta incassata a Torino contro la Juventus. Innanzitutto il pensiero va alla delicata situazione causata dal Covid-19, una piaga che sta dividendo il paese ed il mondo, non solo sportivamente parlando: “La salute ha la priorità su tutto il resto. Se per evitare rischi si deve stare in casa e salutare il calcio per un po’, d’accordo. Se dobbiamo agire così per il bene comune, non ci possiamo nascondere, il calcio può e deve passare in secondo piano davanti a certi numeri e problematiche, anche se mi piacerebbe il campionato finisse regolarmente. Se la sospensione sarà inevitabile, bisognerà accettarlo”.
Galante ha poi parlato del match di ieri sera: “Ho visto un buon primo tempo dell’Inter, ha tenuto bene il campo, ma sono d’accordo con Conte. Quando la Juve gioca da Juve c’è poco da fare per tutti, perché ha un enorme numero di uomini che con una giocata possono deciderti la partita. Quando si inceppa uno ci pensa l’altro e così diventa quasi impossibile affrontarli. L’Inter non si può dare colpi eccessivi, la differenza di punti è praticamente tutta negli scontri diretti”.
“Il gap è minore rispetto agli altri anni, ma c’è ancora tanta strada da fare. D’altronde si sapeva fin dall’inizio che lo scudetto lo poteva solo perdere la Juve, più che vincere gli altri. L’Inter non ha reagito è vero, ma di fronte a certe squadre emergono tutti i difetti che solitamente riesci a nascondere. E poi giocare senza pubblico per alcuni giocatori è pesante mentalmente, serve la massima concentrazione, ogni errore è più pesante nel silenzio”.
L’ex nerazzurro ha poi proseguito: “Eriksen non ingrana? Bisogna essere pazienti e aspettarlo. Il nostro campionato è complesso e molto differente rispetto a quelli stranieri, molti campioni hanno faticato a inserirsi. Lui però è un giocatore sopra la media, ha una tecnica sopraffina, segna tanto, ha un gran tiro e fiuto per gli assist: non è un giocatore comune. Conte saprà tirare fuori il meglio da lui, lo farà inserire, non dubitate. Tempo al tempo. Tuttavia è vero che difficilmente si sposa col 3-5-2. Lo vedrei bene come seconda punta o trequartista puro”.
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