26 Febbraio 2016

Gardini, il direttore all’inglese approda ad Appiano: come cambia l’organigramma

Ieri l’ufficialità del suo arrivo in società, fra una settimana sarà operativo e avrà un triplice ruolo come spiegato dall’a.d. nerazzurro Bolingbroke: «Il primo compito sarà di avere relazioni a livello istituzionali e con me parteciperà alle riunioni di Lega e di Uefa e terrà rapporti con altri club di A – ha spiegato il manager a Gazzetta dello sport- il secondo compito sarà relativo ai trasferimenti dei giocatori. Ausilio avrà la responsabilità tecnica, Gardini poi si occuperà degli aspetti amministrativi. Insieme con Piero si occuperà di tutte le trattative dei contratti, il grosso lo faranno loro, in quelle più importanti e delicate interverrò anche io. Il terzo compito sarà relativo alla Pinetina dove con me organizzerà il lavoro. Quando Fassone ha lasciato l’Inter, ho dovuto fare una disamina di quelli che erano i suoi compiti per capire se fosse necessario sostituirlo. Ho avuto modo di parlare con diversi candidati, Gardini mi è sembrata la persona giusta, con le competenze migliori e la visione del calcio più vicina alla nostra, non soltanto italiana, ma globale».

IL PERCORSO – Da Londra al Padova, dalla Lazio (dove ha conosciuto Mancini) all’Hellas Verona passando prima da Treviso e Livorno: Gardini parla fluentemente inglese e francese, è laureato in Legge e preferisce lavorare a fari spenti, senza tirarsi indietro quando deve metterci la faccia. Ora, a Milano, scenderà in campo nel tridente formato da lui, Bolingbroke e Ausilio, ma sarà anche il punto di riferimento dell’Inter nelle stanze della Lega (dove sappiamo che l’Inter necessita di maggior peso).

Gardini conosce benissimo ogni ingranaggio della politica calcistica italiana e per il club la sua figura sarà fondamentale per districarsi ancora di più tra regole e burocrazia. Nel nuovo organigramma Gardini è sistemato sullo stesso livello di Gandler, Faulkner, Wiliamson, Antonello e Piero Ausilio.

organigramma