Luigi Garlando, giornalista de La Gazzetta dello Sport, è intervenuto sulle frequenze di Radio Sportiva all’indomani della sconfitta rimediata dall’Inter in Champions League contro il Real Madrid.
Ecco le sue parole: “E’ una squadra in bilico, ieri la prestazione c’è stata però questa squadra non riesce a dimostrare la superiorità col risultato. Vuol dire che i problemi ci sono e manca quell’ultimo step. In campo c’è solidità ma non si percepisce questa crescita e quell’ultimo salto che doveva essere fatto dalla stagione scorsa non è stato fatto. Inammissibile che l’Inter non abbia trovato negli anni giocatori di qualità nella mediana e una batteria offensiva più grande”.
Su Vidal e Nainggolan: “Vidal è il giocatore simbolo, che per esperienza e spessore doveva darti qualcosa in più, invece non accompagna la squadra in questa crescita e sbaglia tanto. Nainggolan? Vederlo entrare in quella condizione prima di Eriksen è la consacrazione di un fallimento”.
L’Inter di Conte: “Era più naturale e ‘contiana’ l’Inter dell’anno scorso. Invece Conte non è più Conte né fuori né in campo, sembra anestetizzato, come se dopo quel 25 agosto fosse sceso a patti e compromessi”.
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