Gasperini: “Inter? Cacciato via troppo in fretta. Prima dei nerazzurri ero stato vicino al Napoli”
Lo sfogo del tecnico atalantino sulla negativa esperienza interistaGian Piero Gasperini, allenatore del momento reduce da due stagioni da favola sulla panchina dell’Atalanta, questa domenica dovrà vedersela contro i primi della classe in una sfida che negli ultimi tempi ha portato bene alla sua squadra. Il match contro il Napoli, infatti, riesce sempre a far uscire il meglio dai suoi giocatori che negli ultimi 4 incontri tra campionato e coppa hanno collezionato 3 vittorie ed una sconfitta. L’allenatore – nell’intervista pubblicata sulle pagine del Corriere dello Sport – ricordando la breve esperienza vissuta sulla panchina dell’Inter, ha espresso tutto il proprio rammarico per non aver avuto il tempo necessario per lavorare con serenità.
INTER, OPPORTUNITA’ SPRECATA? – “No, perché io una grande non ho mai avuto la possibilità di allenare una grande squadra. Nella mia carriera sono stato 3 giornate sulla panchina dell’Inter che in quel momento era una grande… decaduta, poi finita ancora più in basso. Allora aveva solo milioni di tifosi e un’enorme rilevanza mediatica, il resto no. Il mio lavoro non l’ho neppure iniziato perché non me ne hanno dato il tempo, ma il passato… è passato. Mi consolo con il fatto che sono arrivato davanti ai nerazzurri sia con il Genoa sia con l’Atalanta”.
RETROSCENA NAPOLI – “Nel 2011 prima di firmare per l’Inter ho incontrato nei suoi uffici a Roma De Laurentiis. Quella con lui e Chiavelli è stata una chiacchierata piacevole: ho avuto l’opportunità di conoscere due ottime persone che ho rivisto nelle stagioni successive da avversari. De Laurentiis è un vincente: ha preso il Napoli in C e lo ha portato a lottare per lo scudetto. Per lui parlano i risultati”.
VENDETTA IN CLASSIFICA – “Arrivare davanti all’Inter è difficile… Mettiamola così: dopo il quarto posto della passata stagione, il sesto quest’anno sarebbe come vincere lo scudetto. All’Atalanta, ma anche al Genoa quando lo allenavo, tagliare un traguardo prestigioso non ti fa acquisire nessun diritto perché il sistema del calcio italiano è poco meritocratico e la distribuzione delle risorse non è equa. Sarri ha ragione quando parla di fatturato diverso tra il Napoli e la Juve, ma lui è già… in una posizione privilegiata . Io cosa dovrei dire?”.
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