Gasperini, Sneijder e l’inizio della fine: l’ultimo Milan-Inter di Supercoppa
Il ricordo amaro dell'ultimo derby con un trofeo in palioManca pochissimo alla sfida di Supercoppa tra Inter e Milan, in campo alle ore 20 (22 locali), al King Fahd International Stadium di Riad, in Arabia Saudita. Una gara che non sarà un inedito, dal momento che le due squadre si sono già affrontate con questo trofeo in palio. Più di 10 anni fa.
Un ricordo tutt’altro che felice per l’Inter. Per i nerazzurri, infatti, quella gara rappresenta l’inizio di quel periodo nero senza successi, durato fino alla vittoria dello Scudetto con Conte in panchina, nel 2021.
Il 6 agosto 2011, allo Stadio Nazionale di Pechino, il Milan di Massimiliano Allegri, affronta l’Inter di Gian Piero Gasperini, appena sbarcato nel mondo nerazzurro, ma con già molti dubbi sulle spalle. Sarà un’avventura sfortunata quella dell’attuale allenatore dell’Atalanta, la cui fine arriverà dopo sole 3 partite di campionato, con 1 solo punto raccolto e il clamoroso capitombolo di Novara.
La Supercoppa però è antecedente e, in un certo senso, premonitrice del disastro incipiente. Al tempo, il torneo si giocava ancora in estate ed era il primo assaggio della nuova stagione in arrivo. La prima occasione per le nuove rose di testarsi. Per l’Inter, invece, rappresentò un’ultima volta: la gara di Supercoppa, infatti, fu l’ultimo ballo in nerazzurro di Samuel Eto’o, ceduto all’Anzhi (ambiziosa squadra russa oggi caduta nell’oblìo) poco più di due settimane dopo.
A Pechino, però, l’Inter parte bene, giocando con voglia e personalità, mostrando anche semi di quel gioco gasperiniano che ha fatto le fortune del tecnico e che, al contrario, all’Inter rappresenterà la sua condanna, Celebre su tutte, le difficoltà nel trovare una posizione in campo a Wesley Sneijder, tra i giocatori più talentuosi di quella squadra.
Nella notte cinese, però, queste criticità non sembrano vedersi e, anzi, l’olandese si rende protagonista del gol del vantaggio nerazzurro. Al 22′ del primo tempo, Sneijder disegna un meraviglioso arcobaleno su punizione: palla all’incrocio dei pali e Abbiati battuto. 1-0 Inter.
Il risultato non cambia fino all’intervallo e l’Inter sembra avere le risorse per portare a casa il primo trofeo stagionale. Tuttavia, è solo un’illusione ottica. In 9 minuti, dal 60′ al 69′ il Milan ribalta la gara con Boateng e Ibrahimovic, per poi gestire facilmente il risultato. Finisce 2-1 e la Supercoppa va nelle mani dei rossoneri.
L’Inter si scopre debole, inerme, priva di armi per reagire. La sconfitta di Supercoppa porta un tempo grigio sulla squadra di Gasperini che diventerà sempre più minaccioso fino a esplodere in tempesta. Quella sera, l’Inter vide per la prima volta un baratro nero, nel quale precipitò a capofitto nelle stagioni successive, facendo una fatica tremenda per rialzarsi.
L’augurio è che questa sera il risultato possa essere diverso. La squadra di Inzaghi è ben diversa da quella di Gasperini, al netto dei limiti e delle difficoltà attuali del tecnico e della società. In ogni caso, c’è comunque un insegnamento che si può trarre dal quell’infausto 6 agosto: i trofei aiutano sempre, qualsiasi valore essi abbiano. Specie se si tratta di un derby.