Gds – Senza Champions League non c’è futuro: addio ad almeno due big
L'Inter si ritroverebbe con 50 milioni di euro in meno da poter mettere a bilancio
Il campionato dell’Inter sta vivendo il suo momento più delicato. Con la vittoria delle avversarie e la sconfitta con la Fiorentina, la qualificazione alla prossima Champions League è a rischio come mai prima d’ora. Un fallimento che i nerazzurri non possono permettersi.
Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, non arrivare tra le prime quattro potrebbe avere risvolti catastrofici sul futuro e sulle ambizioni del club. D’altronde, gli attuali budget sono calibrati sugli introiti derivanti dalla qualificazione alla Champions League. Se l’obiettivo venisse fallito, l’Inter si ritroverebbe con un buco di circa 50 milioni di euro nel prossimo esercizio.
Una perdita che i nerazzurri dovranno ripianare in qualche modo. Come riporta sempre la Rosea, in tal caso bisognerà sacrificare almeno due big della rosa attuale. I nomi più pregiati sono Barella, Lautaro Martinez e Bastoni. Anche il monte ingaggi, già ridimensionato a causa degli attuali problemi finanziari, verrebbe ridotto ulteriormente.
Il raggiungimento di un piazzamento in zona Champions League, pertanto, è fondamentale non solo per la stagione attuale e per il futuro di Inzaghi, mai così a rischio, ma anche per il progetto tecnico dell’Inter, che rischia un arresto brusco e dal quale potrebbe essere difficile ripartire.
L’opinione di Passione Inter
Con una situazione finanziaria al limite, gli introiti della Champions League sono linfa vitale per le casse dell’Inter. In questi ultimi anni di difficoltà, la dirigenza è riuscita, comunque, a mantenere una rosa competitività, nonostante i tanti sacrifici e le varie pedine perse sul mercato. Senza il quarto posto ciò non sarebbe più possibile.
In caso di mancata qualificazione alla Champions League, l’Inter sarebbe costretta a vendere i suoi giocatori migliori, senza la possibilità di rimpiazzarli. Il progetto tecnico, allora, farebbe almeno un paio di passi indietro, ridimensionando l’importanza dei nerazzurri non solo in Europa, ma anche nel campionato italiano.