GdS – Conte in, Spalletti out: ecco l’impatto sul bilancio. E l’Inter vuole replicare il modello Juve

Ovviamente non basterà la volontà dell’Inter e di Antonio Conte per dare vita ad un nuovo matrimonio tutto nerazzurro: è necessario infatti valutare il peso economico e il riscontro sui bilanci della Beneamata di questa possibile operazione.

Come riportato da La Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore del Chelsea vorrebbe un ingaggio da 10 milioni netti (17,5 milioni lorid) a stagione e così, in caso di accordo biennale, l’ammontare dello stipendio di Conte peserebbe per 35 milioni sui conti dell’Inter. Senza dimenticare i costi per il licenziamento di Luciano Spalletti che costerebbero all’Inter 25 milioni lordi: il cambio della guida tecnica costerebbe così a Zhang 60 milioni.

In casa nerazzurra sono in corso le dovute riflessioni anche per quanto riguarda il bilancio. Un’ipotesi sarebbe quella di dover caricare l’intero costo dei 25 milioni dell’esonero di Spalletti in quello del 2018-19, sotto forma di accantonamento di oneri per retribuzioni ma ciò significherebbe che al 30 giugno l’Inter si troverebbe con un’extra da dover coprire per rispettare i vincoli del fair play Uefa. Se poi subentrasse una transazione, con un conseguente risparmio dei costi per l’Inter, si materializzerebbe una sopravvenienza attiva nel bilancio successivo.

A partire dalla prossima finestra estiva di mercato l’’Inter uscirà definitivamente dal settlement agreement con l’Uefa ma è chiamata sempre a rispettare i parametri del fair play finanziario. Il modello da seguire resta la Juventus 2011/2012 targata proprio Antonio Conte con la Juventus a partire dal 2011-12: i nerazzurri vorrebbero replicare quei benefici, sul piano sportivo ed economico. Attraverso il lavoro tecnico di Conte, la Juve è diventata più ricca economicamente e ha riqualificato la sua rosa.

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