GDS – Il poster di Maradona in camera e il vizio della Playstation: ecco l’identikit di Politano
Dagli Allievi della Roma alla Nazionale e all'Inter: Politano è pronto al definitivo salto di qualitàDopo De Vrij, Asamoah, Lautaro Martinez e Nainggolan, l’Inter sta per mettere a segno il quinto colpo del suo mercato in entrata. Si tratta di Matteo Politano, l’attaccante esterno del Sassuolo che andrà a rinforzare un reparto che verrà probabilmente completato a luglio dall’ingresso di un ulteriore ala.
Il primo colpo Matteo Politano l’ha piazzato il 9 giugno: sposare la storica fidanzata Silvia ha dato il la a un’estate da protagonista. Adesso, ecco il secondo colpo: il matrimonio con l’Inter. A gennaio il Sassuolo gli aveva negato il salto al Napoli: ci era rimasto male ma poi aveva risposto alla grandissima. Sette gol nelle ultime 10 presenze di A: neroverdi salvi e Matteo giocatore più prolifico dal 30 marzo alla fine del torneo, con in bacheca il gol che aSan Siro sembrava aver chiuso all’Inter le porte della Champions.
La Gazzetta dello Sport ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera. Cresciuto negli Allievi della Roma (scudettata nel 2010), il folletto Matteo, alto 1,71 per 65 chili, deve ringraziare Bruno Conti, che l’ha scoperto nel Selva Candida, e Andrea Stramaccioni, che per primo ha creduto in lui.
Politano può giocare ala destra, ala sinistra, seconda punta. È rapido (qualità che piace a Spalletti), usa benissimo il sinistro, ma sta lavorando tanto sul destro. Aveva il poster di Maradona in camera; è amicissimo di Lorenzo Pellegrini, con cui ha condiviso due anni al Sassuolo; in Emilia sfidava Cannavaro e Vrsaljko alla playstation, l’unico vizio. E prima di diventare grande ha fatto tanta gavetta. Perugia in Lega Pro, poi Pescara in B. È stato riserva di tanti, sempre obbligato a rincorrere. Poi è arrivato il Sassuolo: 28 partite e 5 gol il primo anno di A, 32 e 5 il secondo, 36 e 10 il terzo. Un trampolino che l’ha fatto debuttare anche in Nazionale (dopo aver vestito le maglie di Under 19, 20e21), grazie al c.t. Mancini. Contro l’Arabia Saudita, il 28 maggio, ha giocato 76 minuti.
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