L’onda cinese, che tante aspettative aveva generato nel mondo Inter, sembra essere sempre meno forte. La famiglia Zhang, seppur con non poche difficoltà e il prestito di Oaktree che incombe, è ancora alla guida del club nerazzurro. Ma le ombre sono sempre maggiori.
Come riporta La Gazzetta dello Sport, rispetto al 2016, quando gli Zhang acquistarono l’Inter, il potere economico si è ridotto in modo molto sensibile. La cartina di tornasole è rappresentata dalla voce del bilancio del club legata alle sponsorizzazioni regionali provenienti dalla Cina. Questa era cresciuta fino a 97 milioni nel 2018-19, ma poi è crollata, fino ai 16 milioni della scorsa stagione.
Questo è dovuto principalmente allaa diffusione del Covid-19 e alle restrizioni imposte dal governo cinese sui capitali destinati all’estero. Ciò ha portato a interruzioni anticipate dei contratti con le agenzie cinesi Imedia e Beijing Yixinshijie, con conseguente svalutazione dei crediti.
Anche i contratti con la stessa Suning sono stati interrotti. L’Inter si basa ora solo su due sponsor minori per un corrispettivo totale di 3 milioni. La famiglia Zhang si trova in una situazione difficile e dovrà trovare nuovi modi per monetizzare e aumentare le entrate del club per continuare a competere a livello internazionale.
L’OPINIONE DI PASSIONE INTER
Il rapporto tra la famiglia Zhang e l’Inter non sta vivendo il suo periodo migliore. La situazione finanziaria dei nerazzurri è delicata, ma gli attuali proprietari non hanno intenzione di rinunciare al club, almeno per il momento.
L’incertezza e le difficoltà societarie, tuttavia, si ripercuotono anche sul campo, con la dirigenza costretta a lavorare con oculatezza e risorse limitate per costruire una rosa comunque competitiva. Un’operazione che, per ora, sta riuscendo, ma che potrebbe diventare sempre più complessa con il perpetrarsi di questa situazione.
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