Inzaghi e l’Inter sono quasi al capolinea. Il tecnico deve cambiare al più presto, altrimenti la sua avventura a Milano si chiuderà prematuramente. Per farlo, però, c’è da capire cosa non ha funzionato fin qui, per trovare poi soluzioni alternative.
Secondo La Gazzetta dello Sport, le valutazioni sul lavoro del tecnico sono già in corso, inevitabilmente. Il vero problema dell’Inter sono i tanti errori reiterati, ripresentatisi ciclicamente in ogni partita negativa dei nerazzurri.
La dirigenza, poi, sarebbe rimasta perplessa anche per le modalità comunicative di Inzaghi, ma anche per altre questioni più legate al campo: la gestione di Lukaku, le gerarchie molto rigide e difficilmente modificabili, ad esempio, hanno convinto molto poco.
La Rosea, inoltre, avrebbe raccolto alcune testimonianze da Appiano Gentile che raccontano di giocatori costretti a confrontarsi con alcune situazioni non molto gradite. Lo staff di Inzaghi, infatti, non avrebbe grande esperienza ad alti livelli e questo, evidentemente, si ripercuoterebbe anche sulle metodologie di lavoro, che alla rosa non sarebbero mai piaciute fino in fondo.
C’è un grande fantasma dietro alla gestione di Inzaghi, e lo ricorda anche La Gazzetta dello Sport. È l’eredità lasciata da Conte. Il tecnico salentino forgiò un Inter d’acciaio nei suoi due anni a Milano, abituata a ritmi di lavoro estenuanti, che, evidentemente, hanno lasciato il segno nella squadra.
Se nel breve periodo il passaggio alla metodologia di lavoro di Inzaghi non ha dato problemi, qualcosa sembra essersi rotto. E la ferita potrebbe essere molto profonda: se i giocatori si trovano davvero a disagio con il lavoro quotidiano, difficilmente si potrà trovare una soluzione nel breve periodo. Queste difficoltà, d’altra parte, spiegherebbero parzialmente la tendenza a ripetere sempre gli stessi errori, senza riuscire a trovare una soluzione.
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