GdS – Lunatico Perisic: dall’addio quasi certo, alla svolta di febbraio
Le ultime prestazioni del croato sono tornate di alto livelloUna delle più grandi abilità di Luciano Spalletti – mostrata ampiamente in questo biennio nerazzurro – è quella di recuperare certi calciatori dati ormai per persi. Se lo scorso anno era toccato a Brozovic, vicinissimo al passaggio al Siviglia nella finestra invernale del 2018 ed oggi perno imprescindibile del centrocampo dell’Inter, adesso è la volta di Ivan Perisic. L’esterno croato aveva chiaramente espresso il desiderio di voler andar via già a gennaio, e le sue prestazioni sul campo rispecchiavano perfettamente questa sua volontà. Il club interista ha cercato in tutti i modi di assecondare questa sua richiesta di trasferimento in Premier League, ma – data l’inconsistenza dell’offerta dell’Arsenal – ha scelto alla fine di non privarsene. Così, Spalletti si è ritrovato tra le mani il buon vecchio Perisic, convinto di poterlo recuperare come fatto con il connazionale Brozovic.
Secondo quanto scritto questa mattina da La Gazzetta dello Sport, Ivan Perisic è il giocatore che più di ogni altro sembra aver svoltato in questo inizio di febbraio. Il croato ha cambiato marcia e contro la Samp ha messo in campo la sua miglior prestazione stagionale, quasi da ‘Terribile’, e costituisce una delle armi più credibili per l’inseguimento all’Europa League, a partire dalla difesa di oggi del vantaggio costruito a Vienna. Sugli spalti del Meazza, specie fra chi non gli ha perdonato la richiesta di gennaio di essere ceduto si sottolinea come Ivan sia tornato voglioso e determinante con l’eclissarsi della stella Maurito. Possibile, anche se la rincorsa era partita già da Parma, con qualche segnale addirittura nel k.o. casalingo col Bologna.
Più evidenti, in tutte le fasi ‘lunari’, è l’atteggiamento, il morale, la convinzione: perché Perisic non è uomo incline a diplomazia o mezze misure. E se nelle giornate nere non cela il malcontento, se dopo il gol col Chievo prevale la rabbia sulla gioia, i festeggiamenti dopo la rete di D’Ambrosio alla Sampdoria sono stati espressivi. L’assist per l’1-0 è valso una corsa con abbraccio volante al marcatore che avrebbe messo k.o. un fisico meno strutturato di quello del terzino. Il ruolo, in effetti, al momento è vacante.
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