La vittoria contro la Juventus è accompagnata dalla firma cubitale di Antonio Conte. E’ la sua vittoria, del suo 3-5-2 e di quel blocco di giocatori che ha scelto per portare avanti il suo credo calcistico.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, l’Inter ora non è più LuLa dipendente. Il gioco dipende fortemente da Lukaku ma le varianti tattiche nerazzurre ora sono tante. A partire da Hakimi, arma devastante che può andare sul fondo con il destro oppure rientrare sul sinistro.
Ma non solo, perché l’Inter ha migliorato anche le uscite difensive: il gol di Barella nato dai piedi di Bastoni è un movimento ripetuto ad Appiano centinaia di volte. Ora non esiste più l’appoggio all’esterno difensivo o il lancio “no look” sulla Lula, l’Inter può contare anche su un’altra alternativa tattica.
Quello dell’Inter è il secondo miglior attacco d’Europa, alle spalle del Bayern Monaco. Oltre alla Lula e ad Hakimi, ora Conte inizia ad aggiungere con continuità i gol delle mezzali (Vidal e Barella su tutti). Un dettaglio non da poco.
Poi sono le tre B. Quelle di Barella, Bastoni e Brozovic. Tutti e 3 giocatori chiave per l’impostazione del gioco nerazzurro, imprescindibili tatticamente per Conte che ha solo un’ultima missione da compiere: portare qualche seconda linea all’altezza dei titolari per andare all’assalto totale dello scudetto.
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