4 Marzo 2019

GdS – Milan e Inter, in ballo il futuro. In attesa del derby, una panoramica su attacco, difesa e infermeria

I rossoneri hanno superato i nerazzurri in classifica nell'ultimo turno

Mancano 13 giorni all’attesissimo derby tra Milan e Inter, sfida quantomai decisiva per le sorti delle zona Champions League per entrambe le squadre. Nel mezzo, tre scontri per i nerazzurri con la sfida di campionato interna contro la Spal ed il doppio impegno europeo contro l’Eintracht Francoforte. Solo la trasferta di Verona contro il Chievo, invece, per la formazione di Gennaro Gattuso. Il calendario, dunque, strizza l’occhio ovviamente ai rossoneri, in virtù delle complicate e pesanti sfide per la squadra di Luciano Spalletti in Europa League. Ma, con l’ausilio dell’analisi realizzata questa mattina da La Gazzetta dello Sport, andiamo a vedere i 3 principali punti cruciali tra i due club.

ATTACCO – Per quanto riguarda il reparto avanzato del Milan, la scossa l’ha data il mercato di gennaio: i malumori di Higuain hanno aperto la via all’acquisto di Krzysztof Piatek, che in rossonero ha già mostrato una straordinaria mira. La crisi dell’Inter parte con il calo realizzativo di Mauro Icardi, che prima ancora dei capricci per la fascia e per il ginocchio sembrava distratto dal rinnovo: in campionato non andava a segno dal 16 dicembre, col rigore decisivo contro l’Udinese, mentre l’ultima rete su azione l’ex capitano l’aveva realizzata il2dicembre nel 2-2 all’Olimpico contro la Roma. Nelle ultime 10 gare, tolte le tre reti alla Fiorentina, l’Inter soltanto con la Samp ha fatto più di un gol: una rete contro Chievo, Napoli, Empoli in chiusura di andata e Parma e Cagliari da gennaio, rimanendo a secco nelle prime tre del ritorno con Sassuolo, Torino e Bologna. Involuzione di gioco oltre che fisica e mentale. Però è esploso Lautaro.

DIFESA – Il Milan, nelle ultime 5 gare totali un solo gol subito dall’Atalanta, senza che influisse sulla vittoria rossonera. In casa porta inviolata nelle prime 4 partite di A dell’anno solare: l’ultima volta successe con Capello nel 1993. Quattro anche le partite casalinghe consecutive di campionato a porta inviolata, come a maggio 2014: nel derby l’Inter sarà ospite e se all’andata approfittò di un errore della retroguardia, stavolta non dovrebbe risuccedere. L’Inter, invece, sta dando qualche segnale di incertezza: nelle ultime due partite, con Fiorentina e Cagliari, Handanovic ha subito 5 gol, tanti quanti quelli presi nelle precedenti 10. Il dato delle 11 partite di campionato a porta inviolata resta comunque, ma qualcosa adesso va registrato. Alla Sardegna Arena, soprattutto, hanno fallito i due centrali: de Vrij e Skriniar, raramente in difficoltà quest’anno.

INFERMERIA – Per i rossoneri l’infermeria si sta per svuotare, con gli ultimi recuperi di Caldara e Zapata. L’abbondanza è un inedito per Rino, che ha perso Bonaventura per tutta la stagione e ha dovuto rinunciare per lunghi tratti anche a Conti, Strinic, Romagnoli, Musacchio, Suso, Cutrone e Higuain. L’infermeria nerazzurra non è mai stata osservata come di questi tempi, per il discusso malanno al ginocchio di Icardi. In attesa di sapere se e quando Mauro rientrerà, Spalletti ha perso definitivamente Vrsaljko, che a Milano non è mai stato davvero sano. Nainggolan sta emergendo ora da una serie di infortuni e di forma precaria, mentre nelle ultime settimane è pesata l’assenza di Keita. Il senegalese oggi rientrerà in gruppo, ieri era ad Appiano a lavorare col pallone, da solo con un preparatore. Manca dal 15 gennaio e punta Francoforte: potrebbe essere convocato.

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