GdS – Pressing e velocità, sta nascendo l’Inter di Conte: i cinque miglioramenti portati dal tecnico
Spunti interessanti lasciati dall'amichevole con la JuventusLa mano di Antonio Conte inizia a vedersi nell’Inter. La formazione nerazzurra sta iniziando a somigliare al nuovo tecnico, almeno stando a quanto riportato su La Gazzetta dello Sport, che ha raccolto in cinque punti i cambiamenti portati dall’allenatore salentino.
CAMBI DI GIOCO – Il 3-5-2 di Conte dà un ruolo decisivo agli esterni a tutta fascia. Nella partita contro i bianconeri Candreva e Dalbert si sono cercati in più di un’occasione, con aperture che hanno tagliato il campo per più di 50 metri. La formazione ha già appreso questo dettame, imparando a colpire il lato debole avversario senza passare dal centrocampo.
COSTRUZIONE BASSA – Già con Luciano Spalletti i nerazzurri hanno imparato a far partire l’azione cominciando dal portiere, ma con il nuovo tecnico la cosa è stata parecchio esasperata. A questo hanno contribuito in maniera maggiore rispetto al passato i due interni di centrocampo.
VERTICALITA’ – Rappresenta la novità più grande rispetto all’epoca Spalletti. Se con il tecnico di Certaldo i nerazzurri cercavano principalmente un prolungato possesso palla, con l’allenatore salentino ci saranno maggiori verticalizzazioni, per arrivare velocemente nell’area avversaria.
PRESSING ALTO – Anche questa è una continuazione rispetto allo scorso anno, con una grande differenza. Se nel 4-2-3-1 spallettiano era principalmente Nainggolan ad uscire sul portatore di palla avversario, con Conte toccherà a Brozovic, che dovrà lasciare spesso la sua zolla di campo.
AGGRESSIVITA’ – Diretta conseguenza del punto precedente. L’Inter anti Juve è stata cattiva e determinata come chiede che sia il nuovo allenatore.
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