GdS – Spalletti, così non va: il calendario è dalla sua parte, ma la società riflette sul futuro
Il calendario da qui ai prossimi tre mesi, tranne Fiorentina e Napoli, presenta partite semplici sulla carta
I risultati sono sempre determinanti, è un dato di fatto. Puoi giocare un calcio da fare invidia, ma se la rete avversaria non si gonfia c’è poco da fare. Le analisi dipendo anche e soprattutto dai verdetti e l’Inter non sta attraversando un periodo positivo. L’eliminazione dalla Champions pesa, poiché i nerazzurri non avrebbero meritato un’uscita di scena del genere. Nei momenti in cui la trebisonda s’è persa, si cercano i colpevoli. L’allenatore è il primo, in questi casi, ad essere messo in discussione. Spalletti ha lavorato duramente per far tornare nell’Europa che conta la Beneamata, ma adesso il suo operato non è accettato da una parte della critica.
Non è un mese nero a far cambiare l’opinione della società per un allenatore che ha sempre dimostrato di valere non poco. I risultati, però, pesano. L’uomo di Certaldo è il protagonista, secondo la Gazzetta dello Sport, di quanto fatto nell’ultimo periodo. Le questioni principali sul suo conto sono due. La prima è la personalità, poi viene la capacità di gestire momento delicati e con un’enorme pressione addosso. La posizione del tecnico, salvo clamorose e inaspettate crisi profonde, non è in bilico o in discussione. Questa stagione sarà targata Spalletti dall’inizio alla fine. Come sottolinea il giornale, è la prossima annata a presentare scenari che portano oltre l’ex Roma. I vertici societari dovranno riflettere quanto si tireranno le somme e i nomi per un possibile successore sono altisonanti e sempre gli stessi: Conte, con la via Marotta, Simeone o come non esclude la Gazzetta, Mourinho.
Il calendario sorride, però, a Spalletti. Tolte Fiorentina e Napoli, le prossime sfide da qui a febbraio sono tutte abbordabili. Adesso bisogna mantenere e rafforzare la terza posizione in grigli per non alimentare polemiche e nuovi scenari, che al momento non fanno altro che distogliere l’attenzione da ciò che più conta: il campo e i risultati.
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