Beppe Marotta, dirigente dell’Inter, ha parlato ai microfoni di Sky Sport nei minuti precedenti alla sfida di campionato contro il Genoa. Un match importantissimo per i nerazzurri, dopo la deludente sconfitta dello scorso turno contro il Sassuolo. Match che avrà inizio alle 21.05: 5′ di ritardo rispetto all’orario iniziale come segno di solidarietà che il calcio italiano in tutti i suoi livelli vuole lanciare all’Ucraina.
Intervenuto, nel pre-partita, queste le dichiarazioni di Marotta sul momento nerazzurro: “Le scelte in attacco? Secondo me sono normali rotazioni dei calciatori calcolando l’ultimo periodo dove la squadra ha dovuto sostenere una grande pressione agonistica. Ritengo che un grande club debba avere titolari e co-titolari, è un gruppo molto omogeneo. Classifica? Abbiamo viaggiato per un ruolino di marcia più che straordinario, normale che ci sia un calo fisiologico. La gestione non è facile, le nostre difficoltà le hanno avute anche altri club, questi sono i mesi più difficili in Italia. Guardando avanti bisogna farlo con facilità, ma leggendo anche le insidie che si nascondono dietro l’angolo”.
STATO DI FORMA – “La squadra sta bene, quando tu giochi in campi come quello di Marassi sulla carta sembra una partita facile, ma non è così. Devi avere la stessa determinazione, come se giocassi contro una grande squadra. Dobbiamo venire fuori da questa situazione per affrontare il campionato con più regolarità. Non sempre la squadra che spende di più è quella che vince. Ci son delle componenti come la cultura del lavoro che questa squadra possiede, e grazie al ricambio si è potuto continuare con una metodologia equivalente, oggi intrapreso più che positivamente da Inzaghi. Quelle caratteristiche che ci hanno consentito di vincere lo scudetto sono rimaste intatte. In più bisogna essere ambiziosi e dobbiamo dire che lottiamo per lo scudetto e vogliamo sempre vincere”
GLI EX – “Difficoltà di Conte e Lukaku? Questo è lo sport, non posso godere sul fatto che ci siano difficoltà per coloro i quali hanno contribuito a vincere lo scudetto. Dobbiamo guardarci in casa, anche noi siamo in un momento difficile, guardiamo all’estero con simpatia perché non possiamo dimenticare chi ci ha aiutati a vincere lo scudetto. Anche per loro la stagione è lunga ed hanno la possibilità di riprendersi. Esordio Eriksen? Sono molto contento per lui, ha sofferto molto, abbiamo avuto modo di averlo con noi per qualche ora dopo lo stop forzato. La Premier gli consente di giocare e gli dà l’opportunità di continuare con la sua passione, anche a lui da parte dell’ambiente nerazzurro vanno i migliori auguri per la sua carriera. L’Italia da questo punto di vista è molto rigida e non avrebbe potuto giocare”.
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