Gianfelice Facchetti: “Non solo Pazza Inter, è pronta un’alternativa al vecchio inno”
Nerazzurri siamo noi
Nerazzurri siamo noi
Tra le pagine de La Gazzetta dello Sport oggi in edicola Gianfelice Facchetti, figlio del grande Giacinto, presenta Nerazzurri siamo noi, un nuovo inno che parla della storia dell’Inter e che si pone come alternativa al ritorno di Pazza Inter. Il figlio dell’ex bandiera nerazzura presenta così il nuovo brano:
“Il testo è molto bello, l’aveva lasciato Fabrizio Canciani, scrittore e cantautore bauscia che aveva fatto a spallate con la SLA fino alla scorsa primavera. Una storia in cui trovano posto Prisco, Veleno Lorenzi, il Triplete, la formazione della Grande Inter scandita da Pizzul e Zanetti: una processione festosa a due tinte, seguita da fedeli danzanti sulle note di un rock?n?roll cantato da Ricky Gianco. Autore della musica è Stefano Covri che con Fabrizio ha condiviso palchi e piazze per tanti anni, fino a ultimare questo lavoro incompiuto destinato a colmare il vuoto lasciato da Pazza Inter, sparito quando l’eco delle vittorie non si era ancora placata. E? stato un po’ come se nel mezzo di una festa qualcuno avesse spento di colpo la musica. Eppure al di là di un ritorno che sarebbe gradito ai più, in questa fase di cambiamento sarebbe bello ritagliare un posto anche per una nuova canzone che non farà fatica a farsi apprezzare a San Siro”.
Questo il testo integrale dell’aspirante nuovo inno ascoltabile sul sito Gazzetta.it:
“Nata in quel ritrovo degli artisti lo si sa, così son gli interisti, fuori il cielo era stellato e i colori ci ha ispirato.
Nerazzurra, notte a primavera come ogni singola bandiera, nerazzurra come Prisco quella che io preferisco.
Qui, giocatori d?ogni nazione parlano la lingua del pallone e ciò che conta in fondo è che siamo tutti fratelli del mondo.
Nerazzurri siamo noi ma che ne sapete voi della logica follia dell’alone di magia. Nerazzurri siamo noi ma che ne sapete voi solo noi su quella vetta con la magica tripletta.
Certo, sì lo so siamo esigenti pretendiamo spesso dei talenti o solo un goccio di ? veleno? con i suoi dribbling sul terreno.
Giocano i bambini del pianeta, l’Intercampus è una cometa da seguire sui tacchetti nel ricordo di Facchetti sulle orme di Zanetti.
Qui, giocatori d?ogni nazione parlano la lingua del pallone e ciò che conta in fondo è che siamo tutti fratelli del mondo.
Nerazzurri siamo noi ma che ne sapete voi di una vita sempre in A storia che non finirà. Nerazzurri siamo noi ma che ne sapete voi solo noi su quella vetta con la magica tripletta.
Nerazzurri siamo noi ma chi diavolo siete voi siam maestri d?ironia siamo immuni alla follia”.