Gianni Mura:”Cambiasso è il punto di riferimento”
Sul Guerin Sportivo vengono riportate le parole di Gianni Mura su Esteban Cambiasso. Il giornalista avverte i nerazzurri di pensarci due volte prima di dare via il centrocampista argentino. Queste le sue parole in proposito: “Chi dice che è vecchio si ricordi che ha un anno in meno di Andrea Pirlo, e non risulta che Pirlo sia messo in discussione, né alla Juventus né in Nazionale“. Poi continua: “Giocatori come Cambiasso sono chiamati allenatori in campo, per il senso del collettivo, dote sempre più rara. Lui dice: ‘Il prossimo anno giocherò ancora’. E io gli credo: un buon professionista sa sempre quando è il momento di staccare, e quindi, secondo me, sta a lui decidere ed eventualmente annunciare lo stop“.
A chi incolpa Cambiasso di non correre più come un tempo, Mura risponde così: “A questo serve l’esperienza: a prevedere il gioco, a saper scegliere la linea d’intercettazione. Ogni squadra che si rispetti deve avere un punto di riferimento in mezzo al campo e oggi nell’Inter è Cambiasso. Non ancora Mateo Kovacic, che pure ha dei numeri. Non è a Cambiasso che va chiesto un supplemento di corsa, semmai a chi gli sta a fianco, e sono ancora stupito per la rinuncia dell’Inter ad Andrea Poli. Ogni giorno salta fuori il nome di un regista, da Casemiro a Granit Xhaka, da acclimatare in campo e fuori. In questo senso, penso che Cambiasso possa ricoprire con successo un altro ruolo: quello di chioccia. Lo scrivo senza sapere quanto abbia voglia di spendere Erick Thohir e nemmeno quanto spenderà. All’Inter non resterà molto del gruppo storico del Triplete. Ed è fondamentale che qualcuno resti, qualche glorioso mattone su cui edificare una nuova Inter. E sui mattoni, sul cemento dello spirito di gruppo, sulla messa in sicurezza delle fondamenta, Esteban Cambiasso potrebbe scrivere un libro e non escludo che lo faccia. Ma solo dopo aver deciso, da sé, quando sarà il tempo”.