Giggs: “Lukaku, addio allo United? Non si può fargliene una colpa. C’erano problemi con Solskjaer”
L'ex United spiega come il belga sia un giocatore che necessita di costante spazioL’equazione non può non tornare: screzi con l’ambiente, idee tattiche di un allenatore che ti tagliano fuori, qualche altra società pronta ad offrirti un progetto in cui saresti centrale: un’addizione che – come risultato – dà il trasferimento, ed è quanto successo a Romelu Lukaku nell’eterna telenovela che oggi ha visto andare in scena la puntata finale, con la firma con l’Inter e la chiusura dei giochi. Un addio lungo, al Manchester United, di cui Ryan Giggs – allenatore del Galles ed ex leggenda dei Red Devils, interpellato da tribalfootball.com – non fa nessuna colpa al belga, anzi.
“Probabilmente ha visto le idee di gioco di Ole (Solskjaer, ndr), con Anthony Martial in testa, con Marcus Rashford e Mason Greenwood, e ha deciso di andarsene – commenta Giggs – Forse ha visto che non può giocare molte partite con lui. Non è il tipo di giocatore che può entrare e uscire. E’ un giocatore che inizia e gioca tutta le partite, e segnerà gol, ma non è un giocatore che entra ed esce. Penso che Ole l’abbia guardato alle sue ragioni e Lukaku alle proprie”.
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