Gilberto da Silva: “All’Inter c’erano un caos enorme e gente che voleva attirare attenzione”
Gilberto da Silva in una lunga intervista ha ricordato anche il suo passato nerazzurroUna parentesi tutt’altro che positiva quella dell’avventura nerazzurra di Gilberto da Silva Melo. Il giocatore brasiliano arrivò all’Inter a metà della stagione 1998-1999, grazie alla raccomandazione di Ronaldo, e se ne andò a fine campionato collezionando solamente due presenze con la casacca interista.
I tifosi dell’Inter lo ricordano sicuramente come un flop e questo è il suo pensiero a distanza di anni, intervistato da UOL Esporte: “Non sono riuscito ad adattarmi in Italia, andai molto male e non so perché. Fisicamente non stavo male, a prescindere dalla lingua non pensavo fosse così difficile; ma sono arrivato a metà stagione con l’Inter che non andava bene in campionato e al suo interno c’era un gruppo di giocatori dal forte ego in contrapposizione. Ronaldo giocava ma era mezzo infortunato, c’erano anche Ivan Zamorano, Gianluca Pagliuca, Roberto Baggio, Aron Winter, tanta gente che amava attirare l’attenzione su di sé. Basti pensare che Zamorano giocava con l’1+8, tanto per dire che la nove era sua nonostante l’avesse Ronaldo”.
La situazione in casa Inter non era delle migliori e il verdeoro non è riuscito a trovare la giusta dritta: “Sono arrivato in questo clima; quando mi presentai, c’era anche Zé Elias e lui parlò per me: ‘Ragazzo, resta qui al mio fianco e stai calmo perché oggi l’animale morde’. Questo perché l’Inter aveva appena perso contro il Bologna e io arrivai il giorno successivo. C’era un caos enorme, tutta gente che gridava, discuteva e io non capivo nulla, vedevo solo persone che sbraitavano. In verità l’Inter non andava bene, aveva perso anche contro Udinese e Lazio e questo portò alla confusione. Ricordo che ad allenare c’era Mircea Lucescu, uno a cui piacciono i brasiliani. Ma per me le cose non sono andate mai così”.
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