Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, ha rilasciato una lunga intervista al portale So Foot, parlando ampiamente dell’ex gioiello degli isolani, Nicolò Barella, ora in forza all’Inter.
Giulini ha dichiarato: “Barella è una persona molto diretta, senza secondi fini. Ed è una qualità piuttosto rara nel mondo del calcio, spesso calciatori e tecnici sono paranoici. Ha molta fiducia nelle proprie capacità e parlare con lui è semplice e piacevole. Con lui abbiamo avuto qualche difficoltà solo nei primissimi mesi, quando eravamo in Serie B. Non si era mostrato nella sua luce migliore, ma ha capito velocemente. Vorrei tutti i calciatori fossero come lui”.
“Se vogliamo trovargli un difetto è un pessimo perdente, vuole sempre vincere. Naturalmente ora all’Inter è più tranquillo, anche con gli arbitri, rispetto a quando era al Cagliari perché perde molto meno e vince almeno l’80% delle partite. Ma oltre a questo è sicuramente anche maturato e cresciuto molto di mentalità. Barella è sempre stato uno che da tutto per il club in cui gioca. Sa bene il valore del denaro e del riconoscimento del lavoro svolto. Penso che se rimarrà a lungo all’Inter ne diventerà il capitano. Conoscendolo non cambierà più di tre club in carriera. Il Cagliari, l’Inter e, se non dovessero riuscire a trattenerlo, un solo altro club”.
Giulini ha poi proseguito parlando della trattativa che ha portato il giovane centrocampista a Milano: “L’anno prima si era fatto avanti molto concretamente l’Atletico Madrid, addirittura Diego Simeone chiamò personalmente Nicolò. Lo “costringemmo” a rimanere un altro anno con noi, sapendo però che trattenerlo l’anno dopo sarebbe stato quasi impossibile. Tuttavia, nonostante avesse perso un’occasione simile, non perse la calma. Rimase concentrato e giocò probabilmente la sua stagione migliore sinora. Perciò fu naturale lasciarlo andare all’Inter di Antonio Conte, che lo voleva fortissimamente e aveva ambizioni ben superiori alle nostre”.
“Roma, Inter e Atletico sono le uniche squadre con cui abbiamo davvero negoziato per la cessione del ragazzo. E fino all’ultimo la Roma ha offerto più soldi dell’Inter. Tuttavia Nicolò è stato irremovibile, voleva solo l’Inter. E alla fine ha fatto la differenza la sua volontà”.
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