Gli azzurrini volano in finale e l’Inter scopre i suoi giovani talenti
Con una cavalcata fantastica la nazionale Under 21 di Devis Mangia ha raggiunto la finale dell’Europeo di categoria dove martedì affronterà la Spagna per cercare di conquistare il sesto titolo della sua storia. Tra i protagonisti assoluti di questa splendida avventura ci sono sicuramente i giovani calciatori nerazzurri, nella scorsa stagione in prestito in squadre di Serie B, che compongono per 4/5 la linea difensiva della squadra di Mangia.
Stiamo parlando di Francesco Bardi, Giulio Donati, Luca Caldirola, Matteo Bianchetti sempre presenti nell’undici titolare azzurro a cui va aggiunto anche Cristiano Biraghi, assente nella partita di ieri ma tante volte utilizzato come titolare dal mister lombardo.
La difesa degli azzurrini, con un solo gol subito su calcio di rigore, è la seconda meno battuta del torneo dopo la Spagna che non ha ancora subito nessuna rete e alla fine del match di ieri contro l’Olanda, squadra in cui militano calciatori con esperienza internazionale come Maher, John, Strootman, De Jong e Wijnaldum lo stesso Devis Mangia ha elogiato con queste parole la prestazione difensiva della squadra:
“Sono stati bravi tutti, si sono sacrificati e la linea difensiva ha fatto una grandissima partita. Sono stati sempre attenti contro una squadra dalla grande esperienza internazionale”.
Le soddisfazioni per i “nerazzurrini” sono arrivate anche dai grandi quotidiani sportivi nazionali che questa mattina hanno premiato Giulio Donati e Francesco Bardi come migliori in campo insieme a Fabio Borini, match winner della partita di ieri ma una soddisfazione ancora maggiore è toccata a Luca Caldirola premiato dalla UEFA come migliore in campo della partita contro gli Orange.
L’Europeo di categoria si sta dunque confermando come rampa di lancio importante per i giovani calciatori dell’Inter che sicuramente, comunque vada la finale, avranno un valore di mercato raddoppiato rispetto ad appena una decina di giorni fa. La domanda che ora sorge spontanea è questa: in un periodo di grande crisi finanziaria cedere dei calciatori che stanno dimostrando qualità importanti è davvero la cosa giusta da fare?
Si parla tanto del modello Barcellona, ammirandolo in tutto e chiedendosi come faccia a “sfornare” ogni anno dei talenti tanto cristallini come Batra, Montoya etc, ma forse dopo questo Europeo bisognerebbe solamente iniziare a guardare in casa propria per capire che l’Inter ha tanti giovani calciatori che possono diventare il futuro sia della società nerazzurra che della nazionale italiana.