E’ vero, la LuLa ha segnato il 50% dei gol totali dell’Inter (27 su 54 totali della stagione considerando tutte le competizioni). Aggrapparsi alla super coppia Lautaro-Lukaku è un atto dovuto ma ora Conte è riuscito finalmente a rendere la sua squadra non più LuLa dipendente in zona gol.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il tecnico nerazzurro ha dato vita ad una nuova fabbrica del gol: quello dell’Inter è infatti il miglior attacco della Serie A e il secondo in Europa alle spalle del Bayern Monaco.
I numeri parlano chiaro: sono 12 i giocatori andati in rete nelle prime 18 giornate, 45 le reti realizzate con soltanto tre rigori trasformati. Il gol è di tutti.
Le reti arrivate nell’ultima mezzora di gioco sono 23, più della metà del totale in Italia. Sono 19 invece quelle siglati di testa, 6 delle quali firmate dai centrali di difesa. L’unico neo è quello delle punizioni: l’ultimo gol da calcio piazzato risale all’aprile 2018 e porta la firma di Joao Cancelo. Neppure specialisti come Eriksen e Kolarov sono riusciti ad invertire il trend.
L’Inter di Conte però segna in tanti modi diversi e quasi sempre da dentro l’area. I gol da fuori sono soltanto 3 e portano le firme di Lautaro, Barella e Brozovic. Lukaku resta il capocannoniere con 12 centri, grazie anche alla sua freddezza dagli 11 metri (3 su 3 in stagione e 11 su 11 da quando veste la maglia nerazzurra), mentre il leader di testa è Danilo D’Ambrosio (3). Hakimi ha invece realizzato 4 dei suoi 6 gol di sinistro, il suo “piede debole”. All’appello mancano gli acuti di Bastoni ed Eriksen, ma al Luna Park nerazzurro c’è spazio per tutti.
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