9 Marzo 2017

Gomez: “Dovevo andare all’Inter. A Pioli toglierei Icardi. Sognamo l’Europa”

Le parole di Alejandro Gomez, attaccante dell'Atalanta, sulla sfida contro l'Inter
intervista gomez

Alejandro Gomez, attaccante dell’Atalanta, ha parlato al Corriere dello Sport della sfida contro l’Inter di domenica al San Siro: “In passato se l’Atalanta avesse fatto 0 punti in tre partite consecutive contro Napoli, Fiorentina e Inter poteva essere considerata una cosa quasi normale, mentre adesso siamo arrivati a giocarcela quasi alla pari con le grandi. Noi in questo momento siamo in grado di battere quasi tutte le squadre di Serie A e vogliamo lottare con Milan, Inter e Lazio per entrare in Europa. Quello di domenica sarà uno scontro diretto, ma non un match decisivo perché mancano ancora troppe giornate alla fine. Speriamo di riuscire a spezzare questo tabù del gol all’Inter, anche se per me conta solo far risultato“.

L’Inter  non ha avuto la pazienza di aspettare Gasperini. Nelle grandi è normale che se non ci sono i risultati, possa arrivare un cambio in panchina e lui non è stato neppure favorito dal fatto di essere arrivato in un gruppo di campioni che pochi mesi prima aveva festeggiato il triplete. Cambiare la mentalità di quello spogliatoio era complicato. Mi aspettavo Gagliardini all’Inter perché ha personalità e nessuna paura di provare la giocata. Non si è fatto condizionare dal peso della maglia e ha continuato a fare il Gagliardini. Un briciolo di timore poteva esserci, ma conosco Roberto: è umile, semplice e sapeva che, a dispetto della valutazione, all’Inter non lo avrebbero aspettato. Doveva dimostrare subito il suo valore e ci è riuscito. Forse si prende più cura dell’immagine e dei capelli. Adesso gioca in una squadra… più internazionale. Con il suo addio, l’Atalanta per me non ha perso niente e i numeri lo dimostrano: abbiamo continuato a vincere e in classifica siamo rimasti in alto. Merito di Freuler, Grassi, Cristante e degli altri che lo hanno sostituito. Scambiare la maglia con lui? Magari sì. All’andata ho preso quella di Banega con il quale siamo stati compagni nella nazionale Under 20 che ha vinto il Mondiale in Canada. Con noi due c’erano anche Aguero, Zarate, Di Maria, Moralez, Fazio e Romero. Non avevamo una brutta squadra. Banega? La Serie A non è facile e non si può paragonare alla Liga spagnola. Qui c’è bisogno di tempo per capire gli avversari e tante altre cose. Lui però è veramente un fenomeno e può fare la differenza sempre“.

A Pioli toglierei Icardi perché mi piace molto e in area di rigore è fortissimo. Ha i movimenti tipici dei grandi attaccanti e, anche se non riesce ancora ad essere sempre nel vivo del gioco, davanti alla porta non perdona. Era tutto fatto per andare all’Inter. Stramaccioni  mi voleva e c’era l’accordo su tutto, ma fu mandato via. Andare in Europa. per noi sarebbe come vincere lo scudetto. Simeone all’Inter? Nella vita non si sa quello che può succedere. Il Cholo mi ha allenato al San Lorenzo e al Catania e io ho ancora 4-5 anni ad alto livello“.

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