10 Aprile 2020

Gravina: “Chiusura anticipata del campionato sarebbe un danno. Ecco qual è il piano della Lega”

Il calcio non intende chiudere i battenti definitivamente

Alla fine si torna sempre lì: i soldi, non necessariamente intesi in senso deteriore. Lo scenario: mentre in tutta Italia tutte le leghe sportive stanno progressivamente cancellando i propri campionati nazionali e inferiori, il calcio per ora si mantiene sulla linea dell’attendismo, ma è appunto una questione di soldi. O, per dirla meglio: di sostenibilità finanziaria. A spiegarlo bene, all’ANSA, è il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina: “Solo il calcio non dichiara lo stop definitivo? Non entro nel merito delle scelte che hanno adottato le altre discipline, il calcio ha una sua specificità, lo è per dimensione, per partecipazione e per impatto economico”, afferma.

Gravina, poi, rimarca ulteriormente il concetto: “Le conseguenze di un’anticipata chiusura sono sotto gli occhi di tutti: provocherebbe notevole danno sociale, prima ancora che economico – continua – Rischieremmo la paralisi a causa dei numerosi ricorsi per la cancellazione che sarebbero inevitabili. L’idea è concludere le competizioni. Abbiamo chiesto di attuare in tempi rapidi l’avvio delle procedure sanitarie, non appena sarà definito il protocollo, per trovarci pronti per riprendere gli allenamenti in gruppo alla fine del lockdown”.

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