Guarin: “Shanghai? Volevo cambiare. Derby cinese come quello di Milano”
L'ex centrocampista dell'Inter ha raccontato il suo primo anno in Cina paragonando il derby d'Oriente a quello che si disputa a Milano tra Inter e MilanDa Milano alla Cina: Guarin ha completamente cambiato vita. Dopo qualche difficoltà iniziale, l’ex centrocampista nerazzurro si è adattato e ha raccontato i suoi primi 12 mesi a Shanghai ai microfoni di Sina.com.
DALL’INTER A SHANGHAI – “Perché lo Shanghai Shenhua? Perché ero all’Inter da diversi anni – ha detto Guarin – e ho pensato che era il momento di cambiare. È arrivata questa proposta importante e l’ho presa in considerazione, e alla fine ho scelto la Cina. Pensavo non fosse un campionato molto competitivo ma ho dovuto cambiare idea. Non siamo ai livelli della Liga spagnola però penso che il livello medio sia sostanzialmente simile a quello della Serie A. Col passare del tempo i club cinesi si ergeranno al livello delle grandi mondiali: tanti giocatori e allenatori stranieri sono attratti e renderanno di certo il campionato più attraente”.
DERBY – Derby di Milano o derby di Shanghai? Per Guarin non c’è differenza: “Mi piace l’atmosfera che si crea intorno ad un derby: a Shanghai come a Milano, queste sfide sono sentite in maniera diversa rispetto alle altre in città. La partecipazione è naturale, la gente è naturalmente eccitata dall’incontro e i giocatori sentono di dover dare qualcosa in più rispetto alle altre partite”.
ADATTAMENTO – Guarin ha concluso l’intervista con una battuta sulla vita in Cina: “Ho avuto delle difficoltà perché la mia famiglia ha deciso di non seguirmi, spero che possano raggiungermi il prossimo anno perché il loro arrivo renderebbe la mia vita migliore qui”.