Hernanes dice sì a Mazzarri: “L’anno prossimo può darci tanto, è l’uomo giusto”. Sul Capitano…
Hernanes Inter, il rilancio per l’anno prossimo passa da Mazzarri e dal tanto lavoro.
Hernanes, protagonista del gol che ha chiuso in bellezza il match contro la Lazio, ha parlato ai microfoni di Sky Sport 24, facendo un bilancio di questa stagione dal punto di vista sia personale sia collettivo. GOL ALLA LAZIO – “Avevo già deciso di non esultare se fosse capitato di segnare quindi ero un po’ pensieroso. Era il mio primo gol al “Meazza” e avevo paura di dimenticare quella promessa che avevo fatto a me stesso per rispetto della mia ex squadra. E’ stato difficile non festeggiare perché era un gol importante e importante per me e anche per la festa di addio di Zanetti”. CAPITANO – “Lo vedo che ha quarant’anni e continua ad allenarsi sempre al massimo? e si fa trovare sempre pronto. Quello che mi ha fatto impressione e che mi fa pensare a quanti sacrifici ha fatto per mantenere questo stato mentale e fisico. Nella festa ho visto l’affetto e il rispetto che tifosi, Societa e tutti hanno dato al Capitano e mi ha dato ancora più motivazione, mi ha caricato”. BILANCIO – “Do un sei sia alla mia stagione in nerazzurro sia all’Inter di quest’anno”. SOGNI – “Quando sono arrivato qui ho detto che non avrei pensato a grandi cose, ma a lavorare duramente e con grinta perché facendo così le cose sarebbero arrivate. Ho fatto così, lavoro duramente e faccio di tutto per migliorare. Però sono già accadute cose importanti: il primo gol a San Siro e la convocazione al Mondiale. Le cose importanti stanno arrivando quindi avevo ragione. Mi concentrero’ con tutta la mia squadra”. MAZZARRI – “Può capitare di essere fischiati. Nel calcio accade una roba strana perché se non si vede subito il risultato si fischia subito. In alcune partite ci e’ mancato qualcosa e i tifosi hanno fischiato, è qualcosa che può capitare in una stagione così, ma non era facile ottenere l’obiettivo che lui ha ottenuto. Uomo giusto per la prossima stagione? Si, sicuramente, io mi auguro davvero di essere con lui perché lo vedo come un allenatore che può fare tanto per l’Inter“. CONVOCAZIONE AL MONDIALE – “Ho provato una gioia pazzesca perché era il mio progetto di vita quello di fare parte di questo gruppo. Sono molto felice e fiero di avere raggiunto questo momento della mia carriera. Per un giocatore brasiliano giocare con la nazionale un Mondiale in Brasile è il top dei top. ESCLUSIONE KAKA’ – “Quando giocavo ai videogame, lui era già un campione e io lo chiamavo il mostro. Per me rimarrà sempre un grande giocatore. Non e’ stata una sorpresa che lui non ci fosse, credo che Scolari abbia costruito piano piano la sua squadra ed e’ stato coerente con le sue scelte fatte giorno dopo giorno“. KOVACIC – “Al Mondiale esordiremo contro la sua Croazia. Lui e’ un gran giocatore, sta vivendo un buon momento e sta facendo valere il suo talento“. FAVORITI E SORPRESE – “Potrei dire il Brasile insieme ad Argentina, Germania e altre squadre perché nel Mondiale sono le grandi scuole che fanno la differenza. Non temo nessuna squadra: mi hanno sempre insegnato ad aver rispetto di tutti, ma paura di nessuno. Tra le squadre che potrebbero rivelarsi delle sorprese dico il Cile e anche la Croazia, ma spero non contro di noi (ndr, sorride). Ha una squadra con dei bei nomi”. BRASILE – “Credo che il Brasile sia pronto per il campionato del Mondo: più di 50 anni fa abbiamo già ospitato un Mondiale e oggi sarà sicuramente meglio. Speriamo fuori che la gente sia coinvolta in questo sentimento unico per fare un Mondiale indimenticabile anche per il resto del Mondo“.