I nerazzurri vanno ai quarti di finale grazie alla lotteria dei rigori: fine della favola Pordenone
L’Inter di Luciano Spalletti ha ospitato il Pordenone di Leonardo Colucci per gli ottavi di finale della Tim Cup. Una partita abbastanza strana per i nerazzurri, incapaci di “sottomettere” una squadra di Serie C arrivata a San Siro senza paura e con la voglia di fare il colpaccio. Tra le due squadre è stata la prima partita ufficiale da avversari, una lunga partita terminata ai calci di rigore dopo lo 0 a 0 maturato durante i tempi regolamentari.
Luciano Spalletti ha provato a fare la partita concedendosi un ampio turnover offensivo, una mossa che però non ha avuto gli effetti sperati dal tecnico e che lo ha obbligato durante il secondo tempo ad inserire Brozovic, Perisic ed Icardi, con quest’ultimi due che avrebbero riposato volentieri per tutta la durata della partita. Il Pordenone però non è andato a San Siro a fare la “bella statuina” ed ha seriamente impensierito i padroni di casa in più occasioni, da segnalare anche un palo dei ramarri colpito con deviazione di un attentissimo Padelli. Durante i 90 minuti l’Inter d’altro canto ha sciupato tantissime occasioni, sia nella prima frazione di gioco (con Karamoh) e sia nella ripresa (con lo stesso Karamoh, Perisic ed Icardi). Nei supplementari i nerazzurri ci hanno provato in più occasioni (cogliendo anche un palo con Icardi) ma la “roccaforte” del Pordenone ha retto sino all’ultimo secondo. Alla fine a spuntarla sono stati i nerazzurri di Luciano Spalletti, vincitori ai calci di rigori dopo il 7° rigore, decisiva la realizzazione di Yuto Nagatomo dopo la parata di Daniele Padelli. Un passo indietro per l’Inter sul piano di gioco, una partita che ha mostrato alcuni limiti come quello delle c.d riserve, sicuramente il tecnico chiederà alcuni rinforzi nel mercato di gennaio.
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