I perché dell’assenza di turnover in casa Inter
La nuova Inter targata Mazzarri ha un elemento che la contraddistingue in questo avvio di stagione: l’assenza del turnover. Secondo quanto riportato da TuttoSport, fino a questo momento il tecnico toscano non ha praticamente mai cambiato gli undici titolari scesi in campo, schierando la sua Inter sempre con la medesima formazione (per 10/11) nelle quattro partite fin qui disputate. Non una scelta ingiustificata, bensì ponderata allo scopo di cementare le sicurezze che nello scorso campionato si erano completamente perse a causa di continui cambi di modulo e di uomini.
Nella scorsa stagione inoltre, Stramaccioni era stato praticamente impossibilitato a schierare lo stesso undici di partenza per almeno due gare consecutive, a causa dei continui infortuni che colpivano a turno tutti i componenti della rosa nerazzurra. Quest’anno invece grazie a Mazzarri e al suo staff (Pondrelli in primis), gli infortuni a ripetizione e le lunghe degenze sono soltanto un lontano ricordo (sono consentiti scongiuri). Per questi motivi Mazzarri ha pensato di non ricorrere almeno per ora al turnover, puntando su un undici definito e ben delineato. Chiaramente l’assenza di competizioni europee sta facilitando il compito di Mazzarri, ma il tecnico è stato capace di sfruttare la situazione contingente per permettere alla squadra di immagazzinare le sue idee e muoversi in campo come un orchestra che segue con grande attenzione il proprio maestro.
D’altronde tutte le grandi Inter hanno avuto un undici ben definito; chi non ha mai conosciuto un anziano tifoso nerazzurro che ricordando i fasti della grande Inter non abbia quasi inconsciamente iniziato a recitare quella famosa formazione: Sarti; Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi; Jair, Mazzola, Milani (Peiró), Suarez, Corso… Che sia di buon auspicio per l’inter di Mazzarri.