Iacchetti: “Voglio una soddisfazione, anche di chiappa al 94′. Spalletti? Lo adoro perché…”
Il noto conduttore televisivo e grande tifoso nerazzurro presente a San Siro per il derby
Tanti volti noti, non solo del mondo del calcio, presenti questa sera a San Siro per il derby tra Inter e Milan. Tra questi, spicca Enzo Iacchetti, conduttore televisivo e noto tifoso interista, che ai microfoni di Sky racconta: “Ho degli amici milanisti, ma mai me li porterei al derby, soprattutto a Inter-Milan, quindi sono venuto col mio figliolo. Non sono scaramantico, però c’è una bella aria, frizzante, poi ho avuto questa notiziaccia di Joao Mario e mi ha dato una coltellata perché per me è uno dei pilastri, basta farlo giocare quel ragazzo lì e diventerà chissà cosa. Per me è la serata di quelli che finisco per ‘IC’, capito? Saranno loro e penso che anche Maurito: se segna un gol domani io a Striscia faccio bordelli. Anche perché il gobbo vicino a me ha perso, quindi ho bisogno che i miei ragazzi mi diano una soddisfazione, anche di chiappa al 94′ però deve entrare (ride, ndr). Mi scusino i cugini, ma è così”.
Iacchetti, poi, prosegue: “A lavoro ci andrò sicuramente a testa alta, però non possiamo perdere questa partita perché dobbiamo dimostrare chi siamo, lo abbiamo fatto alle prime partite, poi ci siamo rilassati un attimo ed è uscito il cinismo che mi sta bene, è uscito il carattere, la voglia di vincere e cosa vuoi che ti dica, non posso più neanche toccar ferro a questa età. Spalletti? Lo adoro, Spalletti lo A-DO-RO. E’ un allenatore che crede nei giocatori, anche se sbagliano una partita, li fa rigiocare, gli dà fiducia perché sa le potenzialità che hanno, secondo me è l’allenatore che ci voleva, un gran bell’acquisto. Hanno fatto tutto loro, Spalletti ha anche un gran senso dell’umorismo, mi piace come parla, come affronta le domande, come sgrida i giocatori e come fa a farsi voler bene comunque. Ecco noi abbiamo bisogno di questo, una grande fiducia ma soprattutto temere un po’ l’allenatore, sapendo che prima o poi tocca a te e quando tocca a te devi dare il massimo”.
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