Mai banale Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante svedese si è concesso ai microfoni del Corriere della Sera. In una lunga intervista ha parlato anche di alcuni storici rivali nei derby tra Milan e Inter, come Materazzi. L’ex Barcellona è tornato anche sul famoso episodio con Lukaku nei quarti di finale di Coppa Italia di un anno fa.
Materazzi com’era?
“Entrava da dietro per fare male; e noi calciatori capiamo subito quando uno entra per fare male o semplicemente entra duro, come Chiellini, come Stam, come Maldini. Con Materazzi avevo un conto aperto da anni. L’ho saldato in un derby. Quello entra a piedi levati, io salto, lo evito, e lo colpisco con una gomitata alla tempia. Pippo Inzaghi commentò: “Il più bel derby della mia vita: 1a0, gol di Ibra, Materazzi in ospedale”.
Con Lukaku invece cosa è successo?
“Derby di Coppa Italia. Lui litiga prima con Romagnoli, poi con Saelemaekers; io intervengo per difendere i compagni, e Lukaku mi attacca sul piano personale. Da restare choccati.
Eppure eravamo stati compagni al Manchester. Lukaku ha un grande ego, è convinto di essere un fuoriclasse, ed è davvero forte. Ma io sono cresciuto nel ghetto di Malmoe, e quando qualcuno mi viene sotto a testa bassa, lo metto al suo posto. Così l’ho colpito nel suo punto debole: i rituali della mamma. E lui ha perso il controllo. Anche se mi è rimasto un dubbio atroce…”.
Cioè?
“Quel derby l’abbiamo perso. Io sono stato espulso. Poi mi sono infortunato. Sono successe un sacco di cose storte. Vuoi vedere che il rito Lukaku me l’ha fatto davvero? Così ho chiesto
agli amici credenti di pregare per me. Devo saldare il conto anche con lui. Spero di incontrarlo presto”.
Per strada?
“Ma no, sono cose che vanno risolte in campo. Io non odio nessuno, tanto meno Lukaku. L’odio è un sentimento impegnativo”.
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