Icardi, che succede? Mancini potrebbe fare a meno di lui…
Mauro Icardi non ha particolarmente brillato nella trasferta di ieri a Palermo e a puntare i riflettori sulla prestazione dell’attaccante di Rosario, ci ha pensato l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport: “Ieri sera, per la quinta volta in otto presenze stagionali, non ha tirato in porta nemmeno una volta. Dato allarmante per quello che dovrebbe essere il principale […]Mauro Icardi non ha particolarmente brillato nella trasferta di ieri a Palermo e a puntare i riflettori sulla prestazione dell’attaccante di Rosario, ci ha pensato l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport: “Ieri sera, per la quinta volta in otto presenze stagionali, non ha tirato in porta nemmeno una volta. Dato allarmante per quello che dovrebbe essere il principale terminale della squadra di Mancini. Non tira perché viene servito male e poco. E nei 45 minuti iniziali ha toccato lo stesso numero di palloni di Handanovic: otto. Uno raccoglie i palloni dal fondo e li rinvia, l’altro dovrebbe costringere i portieri avversari a recuperarli dal fondo della rete”.
Icardi non riesce a gonfiare la rete perché non viene servito a dovere e la rosea fa un confronto con le marcature messe a segno dall’argentino la scorsa stagione: “In una sfida che negli ultimi anni ha regalato gol e spettacolo ci si aspettava di più da lui, che invece è stato ingabbiato da Giancarlo Gonzalez rimanendo lontano dal proprio standard. O almeno da quello sufficiente per un giocatore come lui. L’anno scorso nelle prime 9 giornate aveva segnato 5 gol ed era stato decisivo contro il Cesena e la Sampdoria. Era l’Inter di Mazzarri, però Mauro avrebbe poi mantenuto lo stesso rendimento anche con l’arrivo di Mancini. Non c’era Jovetic, c’era Rodrigo Palacio con cui molto probabilmente Icardi si trovava meglio. L’ex genoano è uno che lo ha sempre cercato, lavorando anche sugli esterni per stanare i centrali difensivi avversari”.
Ora la sensazione è che già dalla prossima partita l’allenatore nerazzurro potrebbe fare a meno del suo capitano, lasciandolo in panchina a rifiatare.