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Chi è Mario Retegui, l’attaccante che ha stregato Mancini e… l’Inter!

Che la Nazionale Italiana abbia un problema cronico in attacco è evidente da anni. Per ovviare alla mancanza di un centravanti di peso, il CT Roberto Mancini ha scelto di convocare per l’imminente sosta per le nazionali il giovane “oriundo” Mario Retegui. Il ragazzo, che sta vivendo una grande stagione al Tigre, ha attirato su di sé le attenzioni di diverse big italiane, tra cui anche l’Inter. Vediamo insieme che tipo di giocatore è la nuova stellina della Nazionale.

Retegui nasce nel 1999 a San Fernando in Argentina, da genitori argentini. Eredita la nazionalità italiana dal nonno paterno, rientrando quindi nei requisiti per ottenere la cittadinanza italiana, ovvero essere discendente di un cittadino italiano. Cresciuto nelle giovanili del Boca Juniors, col leggendario club argentino gioca una sola partita, nel 2018, prima di iniziare una girandola infinita di prestiti.

Prima va all’Estudiantes, dove segna 5 goal in 29 presenze, poi l’anno dopo al Talleres, dove non si ambienta: solo 7 reti in ben 61 presenze. La terza sembra però la volta nuova. Rientrato nuovamente al Boca, viene girato al Tigre dove in questa stagione esplode: 50 presenze e 29 reti.

Retegui non è un vero e proprio 9 di sfondamento, pur avendo dimostrato in questa annata di avere caratteristiche da bomber di razza. Pur essendo una prima punta di riferimento infatti, non ha un fisico clamoroso: 180 cm per 85 chili di peso. Tuttavia è un giocatore solido, difficile da spostare e molto forte fisicamente. Una versione leggermente potenziata (dal punto di vista puramente della forza fisica) di Lautaro Martinez. Retegui, nonostante non sia altissimo, è molto forte nel colpo di testa, altra caratteristica che lo accomuna con il Toro. Bravissimo a piazzarsi tra i difensori e a “fiutare” i cross tagliati, riesce a prendere molto bene il tempo ai marcatori e a incornare di forza grazie ad un ottimo stacco, alla Crespo o alla Zamorano.

Retegui è certamente un profilo interessante, ma ancora piuttosto acerbo. Catapultarlo nel grande calcio per una singola stagione buona al Tigre dopo 4 anni difficoltosi potrebbe non essere una grande idea, specie a cifre importanti. Certo qualora l’Inter riuscisse ad inserire nell’operazione Colidio, molto apprezzato in Argentina (il Boca è ancora proprietario del cartellino di Retegui) e a portarlo a Milano a cifre molto contenute, l’operazione potrebbe essere appetibile. Soprattutto per battere sul tempo la concorrenza qualora il ragazzo esplodesse del tutto. Certamente i prossimi appuntamenti della Nazionale ci diranno molto su di lui: saprà rimanere tra i “grandi”?

Pietro Magnani