Il cammino dell’Inter in Champions League: quante sono le reali chance di vittoria?
L’Inter si è resa protagonista di un cammino davvero straordinario in Champions League, superando diversi ostacoli
L’Inter si è resa protagonista di un cammino, fino ad ora, davvero straordinario in Champions League. La squadra allenata da Simone Inzaghi ha superato diversi ostacoli, fino a raggiungere la qualificazione alle semifinali della competizione europea più prestigiosa.
Quella dell’Inter è stata una stagione caratterizzata da molti alti e bassi. In campionato, infatti, i nerazzurri hanno faticato parecchio, totalizzando ben 11 sconfitte. La posizione in classifica non è delle migliori ed il rischio di non riuscire a rientrare tra le prime quattro della classe non è da sottovalutare.
Il Gruppo C dell’Inter
Tutt’altro, invece, il percorso in Champions League, contrariamente alle aspettative. Infatti, in seguito al sorteggio dei gironi, c’era molta preoccupazione rispetto agli ostacoli che il team di Inzaghi avrebbe dovuto superare per passare il turno. Nel Gruppo C, infatti, oltre ai nerazzurri, erano presenti due autentiche corazzate come Bayern Monaco e Barcellona mentre non destava preoccupazione il Viktoria Plzeň. Non a caso, i tedeschi hanno confermato le aspettative concludendo il girone a punteggio pieno. Di contro, la squadra ceca non è riuscita a totalizzare nemmeno un punto.
Il cammino nella fase a gironi
Sin dalle prime partite del gruppo C si è avuta la netta sensazione che a giocarsi il passaggio del turno sarebbero state Inter e Barcellona. L’esordio, per i nerazzurri, non era stato dei migliori, con la sconfitta interna per 2-0 ad opera del Bayern Monaco e la contemporanea vittoria dei catalani sui cechi. L’Inter, però, ha subito rimesso le cose a posto nella seconda giornata, quando ha battuto in trasferta il Viktoria Plzeň per 2-0 (reti di Dzeko e Dumfries) e con lo stesso punteggio il Bayern ha superato, tra le mura amiche, i blaugrana.
Il primo crocevia importante del cammino europeo dell’Inter è rappresentato dalla vittoria a San Siro dei nerazzurri sul Barcellona per 1-0, grazie al gol dell’ex Milan Calhanoglu. Questo successo ha, di fatto, messo gli spagnoli con le spalle al muro, costringendoli a giocarsi il tutto per tutto nella gara di ritorno.
Al Camp Nou, però, un’eroica Inter è riuscita a strappare un preziosissimo pareggio, dopo una sfida pirotecnica e ricca di colpi di scena, conclusasi sul punteggio di 3-3. Eppure, i nerazzurri avevano concluso in svantaggio la prima frazione di gioco, in virtù del gol siglato da Dembélé a pochi minuti dal duplice fischio del direttore di gara. Nella ripresa, però, l’Inter ha reagito alla grande, raggiungendo la parità con Barella e addirittura portandosi in vantaggio, intorno al 63esimo, con Lautaro Martinez. Il Barcellona ha raggiunto il pareggio con Lewandowski al minuto 82.
I catalani, consapevoli che il punto sarebbe servito a poco, hanno profuso grandi sforzi per cercare di rimettere il naso avanti, esponendosi, però, alle ripartenze dell’Inter che, all’89esimo, è tornata avanti grazie al gol di Gosens. In pieno recupero, però, il solito Lewandowski ha riportato l’equilibrio, prima di un clamoroso contropiede sprecato dall’interista Asllani e che, se capitalizzato, sarebbe valsa la qualificazione agli ottavi di finale con ben due turni d’anticipo.
Nonostante i rimpianti per il mancato successo al Camp Nou, l’Inter non si è lasciata scappare il match point tra le mura amiche con il Viktoria Plzeň, piegando i cechi con un netto 4-0, in virtù delle reti di gol di Mkhitaryan, Dzeko (doppietta) e Lukaku. La contemporanea sconfitta del Barcellona contro il Bayern ha decretato il passaggio del turno dell’Inter con una giornata d’anticipo. Ininfluente, infatti, è stata la sconfitta per 2-0 della squadra di Inzaghi all’ultima giornata contro i tedeschi.
La qualificazione agli ottavi e lo scontro con il Porto
Una grande impresa, dunque, di Lautaro Martinez e compagni, in un girone arduo. La qualificazione al secondo posto, però, rischiava di mettere l’Inter nelle condizioni di affrontare, agli ottavi di finale, una corazzata. Il sorteggio, stavolta, ha però dato una mano ai nerazzurri, proponendo sul loro cammino il Porto, squadra uscita vittoriosa da un girone composto da Brugge, Leverkusen e Atletico Madrid, con l’eliminazione, a sorpresa, sia dei tedeschi che degli spagnoli.
Eppure, avere la meglio dei portoghesi non è stato molto facile. Il team di Conceicao ha messo in grande difficoltà l’Inter sia all’andata che al ritorno. Nella gara disputata a San Siro, i nerazzurri sono riusciti a spuntarla solamente nel finale, grazie ad un acuto di Lukaku. Diversi, però, sono stati gli interventi compiuti dal portiere Onana che ha abbassato la saracinesca, impedendo al Porto di trovare la via del gol.
Partita molto equilibrata anche al ritorno, con l’Inter che ha fatto principalmente una gara di contenimento ma che ha rischiato molto nel finale. Il Porto ha, infatti, sciupato diverse occasioni, anche in pieno recupero, per segnare il gol che avrebbe prolungato la sfida ai supplementari. Il match si è, invece, concluso sullo 0-0, consentendo ai nerazzurri di staccare il pass per i quarti di finale.
Ancora una portoghese sul cammino dei nerazzurri: ai quarti Inter-Benfica
Ancora una volta, la dea bendata ha sorriso ai nerazzurri, presentando al team di Inzaghi un’interessantissima sfida con un’altra squadra portoghese, stavolta il Benfica. Per giunta, molto interessanti si sono rivelati anche gli accoppiamenti in vista della finale. In caso di passaggio del turno, infatti, si sarebbe prospettato un derby italiano, con l’Inter che avrebbe dovuto vedersela con la vincente del confronto tra Milan e Napoli.
L’Inter ha affrontato in modo quasi perfetto la doppia sfida con il Benfica. Il vero capolavoro è stato compiuto all’andata, quando i nerazzurri hanno saputo imporsi per 2-0 in trasferta, grazie alle reti di Barella e Lukaku. Grande approccio dei nerazzurri anche alla gara di ritorno, con la rete ancora una volta di Barella al 14’ che ha, di fatto, consentito all’Inter di archiviare la pratica con netto anticipo. Infatti, nonostante il pareggio al 38’ di Aursnes, l’Inter si è riportata in avanti nella ripresa, con le reti prima di Martinez e poi di Correa. Inutili i gol, nel finale, di Silva e Musa, per un 3-3 che ha lasciato pochi rimpianti ai portoghesi, praticamente mai in partita nel doppio confronto.
Il derby con il Milan in semifinale: tempo di rivincita
Ora è già tempo di pensare alle semifinali. La sfida è davvero affascinante. La vittoria del Milan sul Napoli ha, infatti, aperto le porte al derby tra le due squadre di Milano. Inter e Milan si ritroveranno nuovamente a confronto in una semifinale di Champions League a vent’anni dall’ultima volta. In quell’occasione, furono i rossoneri a spuntarla, grazie a due pareggi che, in virtù della regola del gol in trasferta, valse al team allora allenato da Ancelotti la qualificazione alla finalissima tutta italiana con la Juventus. Quella edizione fu vinta proprio dal Milan che superò i bianconeri ai rigori.
Inter e Milan negli ultimi anni si sono confrontati in diverse occasioni. Lo scorso campionato i rossoneri sono riusciti ad avere la meglio dei nerazzurri, strappando lo scudetto proprio dalle mani dei cugini. Quest’anno, l’Inter si è tolta la soddisfazione di battere i rossoneri nella finale di Supercoppa italiana, portando a casa il primo trofeo stagionale.
Cosa dicono i bookmakers
L’esito finale di questo doppio confronto appare piuttosto incerto. Dando un’occhiata alle quote dei bookmakers, l’Inter sembrerebbe leggermente favorita nel confronto con il Milan. I nerazzurri sono, invece, in terza posizione per quanto concerne le quote “Vincente Champions League”. Per le società di betting, infatti, la favorita numero uno è il Manchester City. A seguire, troviamo il Real Madrid.
In buona sostanza, per i bookmakers internazionali e italiani è molto probabile che la vincitrice della prossima Champions League possa uscire dalla vincente del confronto tra il team di Guardiola e quello di Ancelotti. La finale, però, si disputerà in gara secca ed in partite del genere, si sa, tutto può accadere. Dunque, sognare è lecito anche per l’Inter. Non ci resta che attendere che lo spettacolo abbia inizio.