Il cuore non basta: L’Inter in 10 è raggiunta nel finale
Finisce 3-3 il posticipo dell’ottava giornata. L’Inter sfiora l’impresa, avendo giocato in 10 l’intera partita e si arrende solo al 90′ con la complicità di Carrizo.
L’avvio è uno choc: già Cerci dopo due minuti colpisce il palo. Due minuti dopo l’ex Fiorentina propizia l’episodio che indirizzerà tutta la partita: una progressione mancina del Torino trova impreparata la difesa nerazzurra, l’uscita di Handanovic incoccia il piede di Cerci che scaturisce un rigore contro e sentenzia il rosso al portiere sloveno che costringerà i nerazzurri a giocare un’intera partita in 10. Sacrificato Kovacic per far spazio a Carrizo, che si presenta neutralizzando il penalty dello stesso Cerci. Dopo una buona occasione per Taider, il Torino la sblocca al 21′: palla filtrante di Cerci, difesa rivedibile e lo smarcato Farnerud punisce in diagonale. Il Torino fa la partita ma l’Inter pareggia alla prima occasione: un’uscita così così di Padelli alza un campanile che Guarin trasforma in spettacolare rovesciata che incrocia l’angolo, mandando i suoi al riposo sull’1-1.
Si rientra in campo con un Torino agguerrito, che passa a 3 punte con l’ingresso di Immobile e dirotta Cerci sulla fascia: proprio il neoentrato dopo aver fatto le prove generali al 52′ (deviazione sottoporta alta di un soffio) sfrutta l’azione personale di Cerci e scarica in girata un destro all’angolo più lontano per il nuovo vantaggio: è il minuto 54. Passa un solo minuto e un cross di Taider trova un’uscita imbarazzante di Padelli, anche grazie al lavoro di Guarin: Palacio se la ritrova in testa e insacca il pareggio. El Trenza, certamente il migliore in campo, non ha ancora chiuso il conto coi granata: l’assistenza di Belfodil è perfetta al 71′, così come il tap-in di Palacio che regala un insperato vantaggio. Tanta sofferenza e pochi veri rischi, finchè al 90′ Carrizo battezza malissimo una punizione di Bellomo che lo beffa sul palo più lontano: un 3-3 pazzo e alla fine, amaro.