8 Settembre 2017

Il patron della Spal: “Non sarà facile giocare davanti a 60.000 persone”

Simone Colombarini racconta la sua emozione in vista dell'impegno della sua Spal contro l'Inter

Tra le belle storie del nostro campionato, va menzionata l’ascesa calcistica della famiglia Colombarini che nel 2013 ha acquistato la Spal: Simone e il padre Francesco, imprenditori nel settore della vetroresina, hanno condotto i ferraresi in Serie A nel giro di quattro anni.

Ora la squadra si appresta ad andare a giocare a San Siro contro l’Inter davanti a 60.000 persone, l’ennesima tappa di un percorso impensabile. Prima della partenza di Milano, Simone Colombarini, il patron della Spal, ha raccontato la sua emozione ai microfoni di Tuttosport:Il primo pensiero dopo la promozione è andato a San Siro, allo Juventus Stadium, all’Olimpico. A Roma siamo già stati e siamo riusciti a uscire indenni. Dobbiamo pensare di potercela giocare con tutti. Dico sempre che dobbiamo essere umili ma non troppo. E’ uno dei nostri slogan”.

Anche perché sono arrivati 4 punti nelle prime due partite: “Qualcuno forse pensava che dopo 180 minuti non avremmo avuto un punto e saremmo già stati spacciati con un piede in Serie B. Invece abbiamo rotto il ghiaccio in modo positivo. Abbiamo appena quattro punti, non è ancora niente, ma è sicuramente aumentata la consapevolezza di potercela giocare con chiunque. Solo così possiamo sperare di restare in Serie A”.

Sulla sfida di domenica: “E’ da 50 anni che la Spal non gioca a San Siro in campionato. Tanti testimoni di quelle partite non ci sono più. E tanti ragazzi, fino a poche stagioni fa, non avrebbero nemmeno potuto immaginare di vedere la Spal a questi livelli. Siamo riusciti a unire due generazioni. I tifosi più anziani possono raccontare certe emozioni ai più giovani che ora hanno l’opportunità di riviverle. Ci siamo già passati a Roma ed è andata bene. Stiamo comunque parlando di ragazzi che devono passare bene il pallone e calciare verso la porta. Ma sicuramente non sarà facile giocare davanti a 60.000 persone. Gli elementi più esperti aiuteranno a superare i primi 5-10 minuti che saranno i più difficili”.

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