L’inizio di stagione dell’Inter in Serie A non è stato sfavillante, anzi i campioni d’Italia in carica sono andati incontro ad alcuni passi falsi. La vittoria esterna contro l’Udinese è stata molto utile in questo senso, sebbene abbia fatto emergere alcuni problemi in fase difensiva che si ripropongono costantemente. Il dato sui gol subiti, in particolare, preoccupa i tifosi nerazzurri: 7 in 6 partite.
Tuttavia, c’è un precedente nella storia recente dell’Inter che invita all’ottimismo. Il riferimento è alla stagione 2020-21, la seconda di Antonio Conte sulla panchina nerazzurra, terminata con lo scudetto dopo 11 anni di attesa.
La curiosità è che, dopo sei giornate, ci sono diverse analogie fra l’Inter di allora e di oggi. A partire dai punti e dai risultati. 11 punti conquistati quattro anni fa, gli stessi di adesso, anche in quel caso frutto di tre vittorie, due pareggi e una sconfitta. Il ko, peraltro, arrivò proprio nel derby contro il Milan e di nuovo con il risultato di 1-2 a favore dei rossoneri.
Nel 2020-21 l’Inter era più prolifica rispetto ad oggi (15 gol fatti contro 13), ma subiva addirittura più reti (10 contro 7). Dopo la partenza in salita, la squadra di Conte riuscì a risalire la classifica e a svoltare dopo il successo esterno contro il Sassuolo, prendendosi la vetta con il sorpasso sul Milan nel girone di ritorno. A fine stagione chiuse con 91 punti, 89 gol fatti e 35 gol subiti. A +12 sui rossoneri secondi in classifica.
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