Il punto sul mercato…chiuso!
Alle 19.00 di oggi si è chiuso il capitolo calciomercato, una storia durata un mese tra alti, bassi, aspettative, speranze, delusioni e voglia di riscatto. Ecco tutti movimenti che hanno riguardato l’ F.C. Internazionale:
JUAN – Juan Guilherme Nunes Jesus, classe 1991 e campione del Mondo in Colombia con il Brasile Under 20 dopo il titolo sudamericano vinto in Perù, è arrivato a Milano nella fase centrale di questo calciomercato. Il suo acquisto è a titolo definitivo ed è costato 4 milioni di euro, mentre il contratto che ha firmato con i nerazzurri scadrà il 30 giugno 2016. Si pensava che dovesse andare in prestito in qualche società satellite (vedi Novara), ma rimarrà a Milano almeno fino a fine stagione.
GUARIN – Dopo la sconfitta di Lecce, gli uomini di mercato nerazzurri hanno deciso di correre subito ai ripari con il dinamico e potente centrocampista del Porto Guarin. Il giocatore sembrava a un passo dalla Juve fino a qualche giorno fa, ma l’acquisto di Caceres ha spalancato le porte a Moratti. L’accordo è stato raggiunto nella serata di ieri: Guarin arriva a Milano con un prestito oneroso di 1 milione senza però l’obbligo di riscatto. Riscatto che, a quanto pare, dovrebbe aggirarsi intorno ai 10 milioni di euro, per un totale di 11. Se l’Inter dovesse decidere di rilevare il cartellino del colombiano, sarebbe già pronto un contratto fino al 30 giugno 2016.
MUNTARI – Branca provava a piazzare il ghanese da diverso tempo, circa un anno e mezzo, senza successo: nessuna squadra è mai stata disposta ad assicurarsi le prestazioni del centrocampista ex Udinese. In mattinata, però, la dirigenza del Milan si è trovata a dover trovare un uomo d’esperienza da regalare ad Allegri per sopperire almeno agli infortuni momentanei dei vari Boateng, Flamini, Gattuso, Aquilani e Merkel. Così a ora di pranzo dell’ultimo giorno di mercato arriva nella sede nerazzurra la chiamata di Galliani, che chiede in prestito Muntari. Moratti acconsente e la mezz’ala mancina si reca in via Turati per la firma: il giocatore si trasferisce ai cugini con un prestito fino a fine stagione.
THIAGO MOTTA – Il lungo corteggiamento del Psg e di Leonardo, suo ex allenatore e grande estimatore, alla fine è terminato con un sì: l’italo-brasiliano è stato ceduto ai parigini per 10 milioni di euro dilazionabili in due anni. La trattativa sembrava essersi arenata a causa delle richieste di Ranieri e delle rassicurazioni di Moratti prima e dello stesso Leonardo poi, ma in nottata gli uomini di mercato dei francesi sono atterrati a Milano per chiudere l’operazione. Offerta non certo megagalattica per il club nerazzurro, ma in fondo 10 milioni, o quasi, da mettere in cassa non devono essere dispiaciuti alla dirigenza. Risultato? Alle 17.oo di oggi Thiago Motta era a Parigi per firmare un contratto da 3 anni e mezzo a 2 milioni a stagione.
PALOMBO – L’ex centrocampista della Samp arriva quasi sul gong. Ceduto Motta a Carletto Ancelotti e Muntari ad Allegri, Mister Ranieri aveva bisogno di un altro tassello per il centrocampo. La dirigenza, che sicuramente aveva già intavolato un discorso con la Sampdoria, ha virato con decisione sul 31enne mediano blucerchiato, proponendo ai liguri il prestito per 6 mesi con diritto di riscatto fissato a 4 milioni di euro; in tal caso il contratto di Angelo Palombo scadrebbe il 30 giugno del 2015. Palombo andrà a rafforzare un reparto finora apparso sulle gambe se sottoposto a sforzi eccessivi.
VIVIANO, COUTINHO E JONATHAN – Questi tre giocatori avrebbero difficilmente trovato spazio in nerazzurro, così Branca ha optato per il prestito secco a società in cui avrebbero sicuramente potuto esprimere il loro potenziale. Viviano va a Palermo, dove spera di conquistarsi un posto per l’Europeo; Coutinho migra in Spagna, destinazione Espanyol, per mettersi in mostra in vista dell’Olimpiade di Londra; Jonathan si trasferisce a Parma, dove si spera che possa giocare con più continuità. Al Parma finisce anche Lorenzo Crisetig, mentre Luca Caldirola è in prestito al Brescia. Moratti e Ranieri si augurano di ritrovarli a giugno più forti e convinti di prima.