L’uomo del momento di casa Inter, Valentin Carboni, questa sera si ritroverà a sfidare i nerazzurri da avversario. L’argentino in prestito al Monza sta vivendo un gran momento di forma, come testimoniato dall’ultimo match contro il Frosinone in cui ha messo a referto un gol e un assist.
Il trequartista si sta facendo finalmente notare per le sue qualità tecniche, anche se in pochi conoscono il suo passato prima di sbarcare in Italia. A svelare alcuni retroscena sul suo approdo in maglia nerazzurra, è stato l’uomo che lo ha scoperto in Argentina. L’agente Luca Nigriello, ai microfoni di TV Play, ha infatti raccontato di essere stato stregato al primo impatto con il ragazzo.
Queste le sue parole: “Ho visto Valentin Carboni la prima volta a 11/12 anni, è stato un amore a prima vista. La peculiarità della famiglia è che sono tutti amanti del calcio e conoscono molto bene questo sport. Quando già erano con me, eravamo a a vedere una partita del Lanus e Valentin già mi parlava di tattica, ha questa caratteristica è un predestinato. Quando l’ho scoperto me ne sono accorto subito, anche Franco è un buon giocatore purtroppo non sta avendo grandi opportunità ma è un gran terzino“.
Secondo il procuratore esperto di calcio sudamericano, Carboni ha davanti a sé ancora importanti margini di crescita: “Per me Valentin potrebbe anche fare la mezz’ala, ha gamba penso che sia uno dei prossimi top giocatori al mondo. L’ho visto quando giocavano nei Pulcini del San Lorenzo, faceva il centrocampista e avanzava verso la porta come un trequartista. Quando l’ho portato a Catania che c’era Lo Monaco, ricordo che eravamo io e il papà quando vide il video all’inizio era scettico, poi si è sciolto e parlavamo del ruolo e già si pensava che poteva essere una grande mezz’ala. Può diventare un giocatore da 100 milioni e da Real Madrid“.
Infine, Nigriello ha ricordato come l’Inter è riuscita ad aggiudicarsi il suo talento nel 2020: “Prima di portare Valentin al Catania, dove ho approfittato che il papà aveva giocato lì, l’avevo proposto anche al Napoli che però ha bocciato l’idea di portare tutta la famiglia in Italia perché non è facile strapparli dall’Argentina. Ho parlato anche col Milan ma alla fine l’Inter è stata quella che ha accelerato le cose e ha preso il ragazzo“.
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La spiegazione
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